- Quando si dice il tuo nome in rete, la prima cosa che rispondono è "Positano", secondo te perché il tuo liquido ha riscosso tutto questo successo?
Prima di tutto perché è un liquido equilibrato che restituisce, a mio avviso, tutta la fragranza e il profumo del dolce che lo ha ispirato, ovvero la famosa “Delizia al Limone”. Poi perchè è stato il primo nel suo genere e non in ultimo il fatto che sia stato apprezzato e reso noto dagli stessi vapers attraverso il passaparola.
- Sei tornato con la linea "alti watt", a parte la differenza di percentuale pg vg, ci sono altre differenze? più aroma?
Tutte le percentuali dei vari aromi utilizzati sono state ricalibrate affinché le ricette originali possano rendere al meglio in una base con meno glicole, e questo ha richiesto ovviamente anche una maggiore quantità di aroma.
- A parte la differenza di prezzo, se prendo un tuo aroma e lo metto nella base e lo faccio maturare, che differenza sostanziale ho con un tuo liquido pronto?
In teoria nessuna, l’aroma che abbiamo messo in commercio è lo stesso che utilizziamo in produzione.
In pratica le differenze saranno nel tipo di base utilizzata, nella tecnica di lavorazione e nei tempi di maturazione. La scelta di commercializzare l’aroma nasce dal fatto che la linea dei pronti attualmente prevede solo 70/30 e quindi abbiamo voluto dare l’opportunità agli utilizzatori di atom da guancia o Genesis di poter gustare le nostre fragranze nella base a loro più gradita.
- Quali sono i tuoi attrezzi per svapare e quale reputi siano i migliori per apprezzare i tuoi lavori?
Attualmente utilizzo pentakill e goon quali sistemi da dripping, sistemi bf strike e speed, ma anche tank quali smoke tfv8.Reputo tra i più adatti un buon bf o sistemi da dripping per il flavor chasing, invece, per coloro che usano gli aromi e creano i loro liquido utilizzando basi 50/50, un buon genesis.
Ma anche sistemi entry level quali ad esempio i Melo III, che abbiamo utilizzato in fiera, restituiscono in maniera abbastanza fedele le nostre fragranze.
- Ci dici un liquido non tuo che ami?
Tutti i tabaccosi di Hazad’s
- Quindi anche tabaccosi: hai mai pensato di fare anche tu delle estrazioni?
A ognuno il suo, i processi di macerazione e di estrazione richiedono competenza e, soprattutto, responsabilità. Ritenendomi un aromatiere il mio impegno costante si concentra sulla ricerca di materie prime, nelle loro miscele e quindi nella loro valorizzazione.
- Quest'anno ci saranno altre novità? Hai in serbo altri aromi?
in arrivo ci sono diverse novità alle quali sto lavorando da diversi mesi. Due tabaccosi, uno secco decisamente sigarettoso e l’altro molto più aromatico e strutturato. Ci sarà poi un bel dolce “ricotta e pera” e infine per l’estate presenteremo un altro fruttato fresco.
Come vedi il futuro dello svapo, sei fiducioso o pensi che le leggi cercheranno sempre più di strozzare il vapore?Da aromatiere appassionato voglio pensare a creare liquidi che mi piacciono e che possano soddisfare gli appassionati come me, non voglio pensare troppo alle continue e vessanti normative che purtroppo tendono sempre più a renderci la vita difficile.
Questo ovviamente non mi sottrae dalla responsabilità di conoscere, aggiornarmi e combattere per uno svapo libero ed equo.
Siamo a mio avviso ad una svolta epocale e sono ovviamente fiducioso.
I Liquidi
Nei mercati consolidati le aziende sono poche, poche quelle che arrivano, poche, per fortuna, quelle che falliscono. Al contrario, nei nuovi mercati c’è un grande turn-over, molte nascono, molte falliscono, e i compratori vagano alla ricerca di un prodotto che sia per sempre. Purtroppo quel per sempre, solitamente, dura poco più di un battito di ciglia.
Lo svapo, sappiamo essere nato molto recentemente. Miriade di aziendine provano a insediarsi nel nostro mercato: nei banchi dei negozi od online vediamo in continuazione i loro liquidi apparire e sparire. E siamo noi a causare tutto questo, perché come il mercato, anche noi non siamo ancora “stabilizzati”. Non sappiamo cosa prendere, non sappiamo cosa non vale neanche la pena di provare.
A parer mio tra pochi anni i liquidi proposti saranno molti meno e il nostro legame con loro durerà molto di più. Poche decine di produttori metteranno in bella mostra le loro linee, e noi avremo nel comodino di casa nostra il liquido preferito, quello che ci piace per la sera, quello che ci ha davvero colpiti ma non siamo ancora sicuri, quello che ci è sempre piaciuto.
Vitruviano’s Juice, sono sicuro, sarà tra queste aziende, i suoi botticini saranno sopra molte delle nostre scrivanie, pronti ad essere usati.
Quattro nomi: Front Lake, Positano, Capri, Donn’Amalia.
Quattro aromi, quattro mix series. Quattro storie diverse, tutte provenienti dai gusti del mediterraneo, dai posti del sud, che prima ancora di ricordare quei luoghi, ricordano quella gente.
Il primo sapore che si prova svapando gli eccellenti liquidi di Luigi, infatti, non è un agrumo o un dolce, non è un frutto, non è una composizione prelibata che ci ricorda quei pasticcini di quel negozio in centro, troppo buoni da dimenticare, e non ne è, neanche, quel retrogusto che sappiamo ci accompagnerà per tutto il giorno. Il sapore che proviamo, quello che caratterizza la gente del sud, si chiama accoglienza. Luigi è riuscito a dare, a mio avviso, questo segno caratterizzante ai suoi liquidi, è riuscito a trasmettere la natura della sua terra, ancor prima dell’aroma che è riuscito, sapientemente, a creare. I Vitruviano’s Juice ti accolgono, e dopo averlo fatto ti portano in quei luoghi, tra quelle persone, e in quei luoghi, con quelle persone, ti fanno sentire a casa.
Il sistema mix series è molto semplice. Una boccia da cinquanta ml di liquido senza nicotina insieme a una boccetta da dieci ml di base con la nicotina. A seconda della percentuale, mischiandoli avremo la media desiderata. Con lo zero, ovviamente, resteremo a zero, con il nove arriveremo a uno e mezzo, col diciotto a tre.
Questi liquidi, come ci ha detto Luigi nell’intervista, sono vg-pg 70/30, quindi, creati specificatamente per il cloud (e il flavour). Gli aromi, ovviamente, possiamo usarli come meglio crediamo, con base cinquanta e cinquanta saranno perfetti per lo svapo di guancia, se usiamo prevalenza vg potremmo utilizzarli per lo svapo di polmone.
Front Lake è una composizione dai vecchi sapori, di quelli che si usavano qualche anno fa. Frutti rossi, ananas, mango. Ma non pensate minimamente a qualcosa dal sentore chimico. I gusti sono reale, si fondono, si contraggono e si espandono come solo un liquido creato con la cura di un vero pasticcere del sud può fare. D’estate probabilmente trova la sua massima godibilità, ma la sensazione rinfrescante che ci dona va bene in ogni stagione. A me è piaciuto moltissimo in cloud a wattaggi abbastanza alti (tra gli ottanta e i cento). Trovo, infatti, che portarlo su di temperatura fa sì che la restituzione aromatica sia più complessa e, al tempo stessa, più unita. Si sentono, ovviamente, meno le distinzioni dei sapori che possiamo captare a sedici watt con un genesis, ma la corposità che si forma, per me, è maggiore.
Capri: torta caprese al cioccolato, mandorle, note di brandy. Il risultato è un liquido complesso, con molte sfumature, non tutte comprensibili alle prime svapate. O lo ami o lo odi, verrebbe da dire, con buona probabilità che sia così. In cloud a me piace davvero molto, ma per poco tempo. Una mezz’ora serale, poi passo ad altro, senza dimenticarmi di riprenderlo il giorno dopo o quello dopo ancora. Col genesis o col cotone, ma di guancia, risulta più delicato, più morbido, meno invasivo. La cioccolata è meno forte, le mandorle meno pungenti. Ma si sente tutto perfettamente e in questo modo possiamo farci accompagnare per molto più tempo senza timore “che tu ne sarai sopraffatto”, per scomodare il Leopardi.
Donn’Amalia. Potremmo dire: mandorle caramellate, pistacchi, nocciole tostate, ma soffriremmo di grave iper-realismo. Donn’Amalia è davvero un paese lontano, con un tavolino in un de-hors e una bella donna che ci sorride. E quei tre gusti prendono le movenze di quella terra, di quel pomeriggio fresco, tra risate e serenità. Donn’Amalia ti accompagna, con gli alti wattaggi, nell’unione dei sapori. In quelli da guancia è più discreta, ti lascia meno imprigionato nei suoi sapori. E’ un liquido che ho amato in casa, da svapare senza fretta, nella serenità dell’ombra di quel de-hors, col sole a pochi metri.
Positano è stato il primo liquido a ottenere un grande successo. Luigi ha semplicemente anticipato l’idea americana. Non un gusto, non due, non tre, ma tanti, uniti, per creare un nuovo sapore. Pan di spagna, limoncello, crema pasticcera. Ed eccoci, dopo pochi tiri, nella costiera amalfitana, davanti a una delizia al limone. Il Positano lo conosco e lo svapo da molto. Per recensirlo ho utilizzato diversi sistemi in cloud (goon, kennedy, tfv8, aromatizer) e diversi per lo svapo di guancia (sat22, phenomenon, no-toy) e il rendimento è sempre altissimo. Personalmente io lo preferisco col genesis, il sat22 mi restituisce ogni nota di questa piccola delizia, ma, sicuramente, con ogni sistema troverete tutte queste sensazioni descritte.
Non esiste un liquido perfetto, ovviamente, cosa piace a me può sicuramente non piacere a te, però può esistere un liquido imperfettibile. Il Positano lo è: l’equilibrio raggiunto da Luigi con questo prodotto non può essere migliorato. Può non piacere, non può essere, mantenendo le sue caratteristiche, fatto meglio. È tra i miei cinque aromi non tabaccosi che preferisco e di cui non voglio fare a meno.