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Quando mi hanno detto che avrei potuto recensire i prodotti di Azhad e intervistarlo ho esclamato: “porcapaletta!”.
Azhad (Andrea Colaianni) è uno dei personaggi mitici del mondo dello svapo. Fu il primo (a memoria) a dare la possibilità (almeno in Italia) di utilizzare liquidi che non fossero chimici. Chi frequentava forum qualche anno fa (inutile ripeterlo: per i vapers la memoria è quella di un cane, cinque anni fa sembrano trentacinque) e voleva svapare un tabacco aveva una sola ossessione, e questa ossessione aveva un solo nome: “mille”. Mille era (e in parte è) il liquido più rappresentativo di Andrea, quello che subito viene in mente pensando al suo nome. Su questo liquido si è detto davvero di tutto: “è il tabacco”, “sembra una sigaretta”, “bisogna lasciarlo maturare dodici anni per poterlo apprezzare appieno”, “non è più quello di una volta”, “svaperò sempre e solo mille”. Le recensioni sono sempre pareri, ovviamente, però per essere utili devono avere, nelle parole, dei dati veri, non soggettivi. Il Mille è un liquido “tabaccoso”, nasce da estrazione (e non macerazione), organico in questo caso non vuol dire nulla, e non ricorda minimamente la sigaretta. Per capire questo liquido appieno il nostro palato deve avere cultura. Lo so, spesso si dice: “ma che c’entra la cultura? “A me piace una cosa, a te un’altra, tutto è soggettivo”. Giusto, difficile contraddire, ma, al solito, c’è un però. Se siamo amanti delle foto e le abbiamo studiate a fondo, se ne abbiamo guardate milioni, se siamo andati a mostre, potremmo vedere maggiori dettagli rispetto a chi ne ha viste due in tutto e tutte e due provenienti da un Iphone. Se abbiamo passato anni a degustare vino, sapremo riconoscere tutte le sfumature di un Brunello, dopo un sorso di un Armandi de Brignac ci sentiremo catapultati in una vigna a La Marne e non nel discount vicino casa. La cultura aiuta la comprensione e favorisce la percezione.
Quindi: possiamo svapare il mille come primo liquido e senza avere mai avuto una scatola di Samuel Gawit tra le mani? Certo che sì. Lo troveremmo buono anche senza conoscerlo? Probabilmente sì. Lo apprezzeremo a pieno? Sicuramente no.
Il mille è un liquido (mi verrebbe da scrivere “tabacco”) complesso. Nelle sue basi ci sono tipologie di tabacco della “english mixtur” da pipa. Quindi Virginia, latakia, orientali (e già così la definizione è superficiale, i virginia sono tanti, i latakia li producono in diversi posti, gli orientali sono un gruppo, non un sottogruppo).

Ma andiamo con ordine.

Pubblicato in svapo