Articoli filtrati per data: Novembre 2016


Abbiamo intervistato il “Signor Teknosvapo”.
È  utile capire cosa vuol dire svapare e perché, da e attraverso una persona che è partita da una passione per arrivare ad avere una attività importante.

Per prima cosa mi presento, mi chiamo Alessandro, ho quarantesatte anni, sono sposato con Federica da cinque, ho due bellissimi bambini (non potrebbe essere diversamente: ogni guaglione è bello mamma sua - in questo caso a babbo suo).
Vivo a Ferrara da sempre, per due decenni ho lavorato, ricoprendo ruoli di rilievo, presso una azienda di Poste Italiane, e, dopo venti anni di onorato servizio, non privo, per altro, di soddisfazioni, nel marzo del 2012 ho lasciato un posto sicuro e di prestigio per costruirmi un altro futuro fatto esclusivamente da me, dalle mie idee e con le mie convinzioni.
Ho preso questa decisione semplicemente perché la sigaretta elettronica mi ha guarito dal tabagismo, e il mio pensiero, conseguentemente, è stato: “se ha funzionato per me, che nei trentacinque anni di sigarette le avevo provate tutte per smettere ma senza riuscirci, può funzionare anche per altri”. Ho creduto fortemente nel prodotto e nel suo potenziale, mi sono licenziato e ho aperto la mia prima attività.

Una scelta sicuramente controcorrente, soprattutto in Italia.
E per svapare che sistema usi?

Non sono uno “smanettone”, uso semplicemente un kayfun con una box battery Evic.

Quali sono i tuoi attrezzi del mestiere preferiti? Sei un collezionista o li vedi solo come "strumenti per svapare"?


Com’è il detto? Chi ha il pane non ha i denti e viceversa’? La mia box ha ormai un anno, porta tutti i segni del tempo e delle varie cadute, ma finché funziona non la cambio. Io sarei un pessimo cliente, non seguo la moda, quando un prodotto mi soddisfa non cerco altro.


Potessi solo svapare un liquido, quale sceglieresti?

Da ormai 5 anni ne svapo solo uno: il calliope della DEA con 04 di nicotina. Ne ho provati tanti, ma dopo un po’ gli altri tendono a stancarmi.

E adesso passiamo a Teknosvapo. Ce ne puoi parlare? Quando hai deciso di iniziare questa attività? E' nata a conduzione familiare? Come mai sia negozio fisico, sia online?

Il negozio fisico perché il prodotto ha bisogno di essere spiegato e illustrato, l’on-line nato da una considerazione: in Italia ci sono dodici milioni di potenziali clienti, tutti i fumatori, come posso raggiungerli? Con il web ho pensato.
Diciamo che è a conduzione familiare, ci sono io e poi c’è mia moglie che suggerisce; in azienda ci lavoro io e attualmente ci sono cinque collaboratori, ma a breve avrò bisogno di aumentare il numero, il lavoro sta crescendo notevolmente.

La nuova legge, secondo te che effetti provocherà nel mondo dello svapo?

Purtroppo questo è un settore molto giovane, la sigaretta elettronica si sta sdoganando pian piano, c’è ancora molta disinformazione, un po’ creata ad arte, un po’ perché fino a poco tempo fa non c’erano abbastanza informazioni e studi che potessero dare certezze, anche se oggi possiamo vantarci di proporre un prodotto che scienziati e famosi oncologi, di livello mondiale, ci dicono essere molto meno dannoso - 95% in meno - rispetto alle sigarette convenzionali.
Il settore ha subito notevoli “attenzioni” da parte delle lobby del tabacco, farmaceutiche e governative. Lobby del tabacco perché se una persona passa alla sigaretta elettronica loro perdono clienti, farmaceutiche perché se smetti di fumare molto probabilmente puoi non ammalarti. Avete mai pensato quanto è il business per la cura dei tumori? Governative perché allo stato viene a mancare l’introito delle accise dei tabacchi, e poi se la tua aspettativa di vita si allunga, deve anche corrisponderti la pensione.
Questo prodotto, che fino a pochissimi anni fa non esisteva, si è inserito tra la sigaretta e la produzione di ammalati, per questo motivo e solo per questo, attira molte “attenzioni”, il resto sono solo chiacchiere.
Le hanno provate tutte per non far decollare la sigaretta elettronica: leggi fiscali senza un criterio e senza buon senso, che poi, puntualmente, la corte costituzionale ha annullato. Basti pensare che fino a tre anni fa in Italia erano presenti sul territorio almeno seimila negozi, negozi aperti da giovani che si sono creati un posto di lavoro, giovani che hanno investito quei pochi risparmi che avevano da parte, oppure, ancor peggio, che hanno investito i risparmi dei genitori. E lo Stato con un atteggiamento “ignorante” di questi ne ha fatti chiudere almeno tremilacinquecento. Posti di lavoro persi, e pensando anche all’indotto, i numeri sono anche più alti. Quelli che sono si sono salvati ci sono riusciti solo perché la situazione legislativa, oggi, è alquanto farraginosa e sono costretti a vivere border-line.

La nuova legge, quindi sì o no?

Ben venga, la chiediamo da sempre, purché sia chiara e fattibile, cosa che al momento non pare vada in questa direzione. Da sempre confidiamo nel buon senso di chi ci governa, di chi stabilisce le regole, io personalmente auspico solo che le regole siano fatte per far crescere piuttosto che affondare.

Progetti?

Tanti. Il prossimo tra un paio di mesi, aprire un nuovo negozio sempre a Ferrara, dove oltre a far conoscere la sigaretta elettronica e tutto quello che questo prodotto può offrire, la mia intenzione è quella di creare un luogo di aggregazione, un luogo dove oltre svapare ci si confronta, si sta in compagnia, uno spazio per passare il tempo insieme, giocare insieme, fare nuove amicizie. Metterò a disposizione della clientela uno spazio dove potranno trovare un biliardino, un flipper, una console playstation , un po’ di musica e tanto altro. Cose semplici, divertimento sano.

E finiamo con un consiglio, solo uno da dare a chi inizia a svapare.

La salute purtroppo non è in vendita, cerchiamo di rispettarla, se proprio vogliamo mantenere un vizio cerchiamo quello più salutare, la sigaretta elettronica racchiude in se queste caratteristiche, mantenere un vizio senza compromettere la propria salute. Volere, potere, dovere.

L’intervista finisce qui, Alberto, tra le mille leggi ancora da legiferare, le tasse ancora da definire - ma sembrerebbe ancora più alte - e un mercato bastonato e spremuto, una nuova vita, fatta dalle e delle sue idee, la sta vivendo.
Veronesi diceva che svapare può salvare la vita, lo stato di sicuro non ci aiuta a farlo, cerchiamo di riuscirci da soli. Alessandro, sicuramente, ce l’ha fatta.

Pubblicato in storie

Mercoledì 30 novembre

-          dalle 19 alle 22
presso “Universo Vegano”
in via Sant’Alessandro 13/A, a Bergamo
La LAV Bergamo e il ristornate “Universo Vegano”, vogliono contribuire a dare una speranza a umani e animali colpiti dal recente terremoto, organizzando una cena vegan, il cui ricavato andrà ad aiutare i bisognosi di quelle zone.

E’ gradita la prenotazione al numero: 388.4618300.
Qui potete consultare la pagina Facebook dell’evento.

Venerdì 2 dicembre

-          dalle 20,30
presso la pizzeria “Settimo cielo”

in via Bridola 5, Burolo (To)
Ci sarà la cena di Natale a favore del gattile di Ivrea.
Sarà possibile scegliere una pizza, un bevanda, dolce e caffè al costo di 18 euro.
E’ possibile prenotare entro il 30 novembre al numero: 348.3056087

Sabato 3 dicembre

-          dalle 13 alle 17
in via Roma 4, a Torino
L’associazione animalista “Animal Renegades”, organizza un flash mob con tavolo informativo per far conoscere ai passanti le nuove regolamentazioni in materia di caccia e ribadire quindi il loro secco “NO” a questa attività crudele e dannosa.
Siete tutti invitati a partecipare.
Per ulteriori informazioni, e se volete collaborare, trovate qui l’evento Facebook.

-          dalle 14,30 alle 19 di sabato e domenica
presso il canile “il Cascinotto”
in Strada comunale della Varda, 10093, Collegno (To)
Torna la festa di Natale del canile di Collegno.
Presso “la casa dell’ambiente Angelo Vassallo” a due passi dal Cascinotto, saranno presenti un mercatino e un buffet a offerta libera, il cui ricavato andranno ad aiutare i cani lì ricoverati.
Per informazioni, potete scrivere un messaggio all’indirizzo e-mail: natalecascinotto@gmail.com

-          dalle 15,30 alle 19
a Misano di Gera d’Adda
“Comitato di liberazione animali” ha organizzato un corteo che si snoderà per le vie del paese per arrivare fin davanti all’allevamento di visoni, per protestare e chiedere la chiusura degli allevamenti di animali da pelliccia.
Il corteo è pacifico e sono invitati a parteciparvi tutte le associazioni e le singole persone.
Per informazioni, potete scrivere un’e-mail all’indirizzo: info@animalisti.org

-          dalle 18 alle 20
presso il Centro botannico
in via Cesare Correnti 10, 20123, a Milano
“Vegan Italy” , rivista mensile di Edizioni Sonda, festeggia un anno di informazioni con un aperitivo vegan e la presenza del comico vegano Manuel Negro.
Per informazioni, potete inviare un’e-mail all’indirizzo: michel.lavagno@sonda.it

-          dalle 20,15 alle 23
presso il teatro Politeama
in corso Italia 72, 40017, San Giovanni in Persiceto, a Bologna
“Associazione di Versi e Voci” con il patrocinio del Comune e il sostegno di diverse persone ed associazioni, metterà in scena lo spettacolo teatrale “Anatomia di un risveglio”, scritto e interpretato da Barbara Mugnai.
Il biglietto costa 10 euro e il ricavato, al netto delle spese, andrà in beneficenza per la campagna “Invisibili – salvare un cane per salvarli tutti”, che si occupa di situazioni di maltrattamento e sfruttamento in un canile del territorio regionale.
Per ulteriori informazioni, potete consultare qui, la pagina Facebook dell’evento con la trama dello spettacolo e il programma della serata.

Domenica 4 dicembre

-          dalle 15,30 alle 18,30
presso la Cupola Arnaboldi, a Pavia
Si svolgerà un presidio, adiacente alla pellicceria, organizzato da ANPAV e da altri gruppi di animalisti attivisti, per mettere in evidenza e far conoscere ai passanti, l’orrore e le torture che stanno dietro alle pellicce e agli inserti in pelle.
Siete invitati a partecipare, purchè in maniera pacifica.

Giovedì 8 dicembre

-          dalle 19,30 alle 22
presso il locale vegan “GustoArsizio”
in via Palestro 1, 21052, a Busto Arsizio (Mi)
Ci sarà una cena di raccolti fondi a favore della fattoria “Capre e cavoli”.
Durante la serata, i volontari del rifugio, vi faranno conoscere il progetto della fattoria e le storie dei vari animali salvati che lì abitano.
La quota di partecipazione è di 15 euro, bevande escluse.
Per prenotazioni potete chiamare Doriana al numero 339.3079018

Sabato 10 dicembre

-          dalle ore 15 alle 18
in piazza della Cattedrale a Ferrara
Gli animalisti dell’associazione Animal Defenders, proprio nella giornata internazionale per i diritti degli animali, organizzano una manifestazione per chiedere la liberazione delle cavie detenute negli stabulari del polo biomedico dell’Università di Ferrara.
Siete invitati ad aderire come singoli o con le vostre associazioni, comunicandolo tramite un messaggio e-mail all’indirizzo: info@animaldefenders.it

-          dalle 18,30 alle 20
presso “Mangi e Tasti”
in corso Pietro Chiesa 4, ad Asti
L’associazione IAPL (International Animal Protection League), presenterà il suo primo calendario nel corso di una cena vegan il cui ricavato andrà a favore delle loro campagne in difesa degli animali.
Il costo della cena è di 9 euro a persona.
Per prenotarvi o avere maggiori informazioni, potete consultare qui, l’evento Facebook.

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Mucco e Poldo sono due fratelli meticci, incrocio pit.
Sono cuccioli spettacolari: buoni, intelligenti, ubbidienti e bravi con cani e gatti.
Hanno circa tre mesi, sono vaccinati e microchippati. Verranno dati in adozione previo colloquio preaffido e con obbligo di castrazione. Per informazioni potete scrivere un messaggio al numero: 333.2253106

Lui è Rocco ed è nato nel 2003.
E’ sempre vissuto in canile, ma nonostante questo, è un cane buono, bravo al guinzaglio, socievole con gli altri cani e tranquillo. Sarebbe bello conoscesse il calore di una famiglia prima di morire. Si trova a Perugia, ma per una buona adozione può arrivare fino al nord; è una taglia media, vaccinato e castrato. Per informazioni potete contattare Eliana al numero 393.9074222 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo: famiglia.bonfa3@tiscali.it

Lui è Logan, un simil norvegese di soli sette mesi.
Logan è nato per strada da una giovane micia Fiv e Felv negativa (probabilmente una gatta di casa abbandonata in colonia). E’ un gatto timido e riservato con le persone ma molto socievole con i suoi simili, sia maschi che femmine. Sarà affidato previo colloquio preaffido e balconi messi in sicurezza.
Per informazioni potete contattare Stefania al numero 366.1988399/393.1815012 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo: tanalibero@gmail.com

Simba ha quattordici mesi e dopo aver passato sei mesi in famiglia, a causa di problemi vari, è ritornato in adozione.
Simba è una taglia media, giovane ed in salute; non ama stare solo in casa mentre invece adora correre libero; attualmente si trova al nord Italia, ma presto tornerà a Roma in attesa della sua famiglia definitiva. Per informazioni, potete contattare Anna (335.5670234), Tiziana (331.6023285) oppure Claudia (335.7409288).

Lady non è una cagna per tutti: è per i cuori grandi.
Lady è una pit bull di tre anni, nata e cresciuta in allevamento. Un giorno però, decise di scappare e venne investita da un’auto.
Ora Lady è accudita dall'associazione “La casa di Kira” e attende una famiglia.

Per informazioni potete contattare Ginevra Dini tramite Facebook.

Cecil è una splendida cagnolina di neanche un anno di età.
E’ stata abbandonata da cucciola e ora si trova al canile di Pollenzo (CN). E’ una taglia media.
Per informazioni, potete contattare il Rifugio di Fido.

Alex è un gattone di circa un anno d’età.
E’ stato trovato questa estate, malnutrito e malconcio, che vagava tutto solo per la strada. Il ragazzo che l’ha salvato e che fino ad oggi si è preso cura di lui, però, non può più tenerlo con sé, perché la vecchia gatta di casa non lo accetta. Alex è super affettuoso e coccolone, castrato, ma Fiv positivo (le prospettive di vita di un micio Fiv+, che vive in ambiente tutelato, sono praticamente le stesse di un gatto sano).
Alex è adottabile in Torino e provincia, previo colloquio preaffido, firma del modulo di adozione e disponibilità a rimanere in contatto nel tempo con le volontarie. Si occupa di lui l’associazione Micio Villaggio. Per informazioni potete contattare Silvia al numero 348.5767760

Zeus ha tre anni e la sua famiglia non può più occuparsi di lui.
Zeus è castrato, di taglia media e di una bontà infinita. Si trova a Torino. Per informazioni potete contattare il numero 338.1315970

Winnie è un cucciolo di otto mesi.
E’ una taglia media, socievole e giocherellone. Purtroppo si trova al canile di Arenzano (GE) e si spera non debba passare l’inverno in un box freddo. Verrà affidato microchippato e vaccinato. Per informazioni potete contattare le volontarie Carla (338.7460216) oppure Alfonsa (348.5114833).

Questo cagnolino ha urgente bisogno di trovare una famiglia che lo accolga perché in canile si sta lasciando morire.
E’ stato abbandonato dalla sua proprietaria e da allora vive schiacciato al muro del suo box. Ha quattro anni e pesa sui dieci chili. Si trova in provincia di Salerno.

Per informazioni potete contattare i numeri 392.0288913 oppure 327.1081408

Bob è un maialino tibetano ormai adulto e cerca una famiglia che lo adotti.
Per informazioni potete contattare il numero 334.9958106

Mike è un cagnetto di taglia piccola che assomiglia a un volpino.
Ha due anni, vaccini e microchip in regola. Attualmente si trova in Calabria ma per una buona adozione può arrivare tramite staffetta in tutta Italia. Per informazioni potete telefonare al numero 3383045062

Pubblicato in adozioni

Alla vita e le opere di Simone de Renzo

Una cena di famiglia è sempre un’esperienza impegnativa: arrivi a casa, saluti, baci, abbracci, come va l’università, figlio mio bello, che corsi segui? Sei l’orgoglio della famiglia, tutti dipendono da te, per vantarsi con i vicini, per dare senso alle loro vite. Tu sei il Figlio, il primogenito maschio, sei il frutto di costrutti e obblighi sociali, ti sposerai, ingraviderai la tua donna: vivrai il senso della monogamia coronata dal “sacro vincolo del matrimonio”. Tu sei il frutto di sacrifici e rinunce e tutto dipende da te.

Stamattina ero nella mia stanza, allo studentato, guardavo Flinn, che non si chiama così, ma io lo chiamo così. Gli ho detto d’improvviso, come se lo realizzassi in quel momento: “Oggi scendo, torno dai miei.”

“E sticazzi non ce li metti?” rispose mentre accendeva una canna.

Flinn, il buon vecchio Flinn, è il mio compagno di stanza, un tipo grosso, grasso, che parla con un forte accento da uomo del sud della capitale. Lui, dai suoi, ci torna ogni fine settimana. Senza la mammina, lui, non farebbe un cazzo; è del tutto inadatto alla vita, ma il buon vecchio Flinn questo non lo sa.

Io, dipendesse da me, non ci tornerei mai a casa, ma non perché sappia badare a me stesso, anzi, io penso di esser ancor meno autosufficiente di Flinn. La differenza, tra noi, è che, io, ne sono pienamente consapevole. No, io non ci tornerei mai, lì a casa, dove ogni cosa mi ricorda la massima aspirazione di un ragazzo bianco benestante. Ogni cosa mi ricorda la mia sostanziale inadeguatezza al “ruolo”.

“Fammi fumare” dissi, di colpo, a Flinn, e lui, come al solito, mi lasciò la sua canna. È un galantuomo Flinn, mi offre sempre la sua droga. Questo è il mio modo di vivere, parassitario e a scrocco.

Il Padre è una figura archetipica o freudiana - se preferite -, è l’uomo alto con mascella virile che ti guarda e, forse, ti vorrebbe abbracciare, ma prima di farlo ti allunga una mano per un saluto da uomini veri. In quel momento ti senti virile come una principessina preadolescente, sei mingherlino, bianchiccio come i molto malati; porti capelli lunghi e unti da disadattato. Sei il fallimento frutto di anni di machismo, specie quando allunghi quella mano molle per una stretta da femminuccia.

E devi stringere forte, lo sai, e ti concentri a farlo bene. E alla fine ti convinci di riuscirci, ma il tuo orgoglio è frenato dallo sguardo del Padre che ti ricorda che non sei nulla.

Ogni tanto ci scappa un sorriso bonario, a quell’uomo, e ti ricordi che dietro al principe del foro, prima dei capelli grigi e delle spalle dritte, c’era un ragazzo con sogni e speranze; o quantomeno era uno con impulsi sessuali, sì, insomma, era uno che voleva chiavarsi tua madre.

Alla stazione dei bus, alcune ore fa, aspettavo la mia corsa. C’era Sam, che non si chiama così, ma io la chiamo così, a farmi compagnia. È una quindicenne a cui do ripetizioni; è di buona famiglia, di quelle con soldi e libri, non letti, sugli scaffali; di quelle famiglie con silenzi rancorosi e apprensioni maniacali.

“Ti posso fare un pompino?”, mi aveva chiesto.

“No.”

“Perché?”

“Come te lo devo dire che non mi piace la figa?”

“Ancora con ‘sta storia?! Perché non vuoi mettere il tuo cazzo nella mia bocca, santoiddio?”

“Mi piace il cazzo. Degli altri. Nella mia, di bocca.”

“So che non è vero, non sei frocio.”

“Non mi piace scopare.”

“Non ti piaccio io!”

“Forse, ma più in generale mi darebbe fastidio.”

La mia meschinità non è giunta al punto di profittare così di una ragazzina che si sente capita solo dal suo “mentore” o, più probabilmente, non mi va che questa ragazzina, una volta cresciuta, scopra che sono solo un uomo da sottosuolo.

“Come vuoi, ma tu sei strano.”

La Madre è una figura mitologica, metà bestia e metà cupcake. La donna più dolce, apprensiva e buona del mondo, un momento; un uragano di rabbia e frustrazione quello dopo. Per questo l’abbracci forte, la Madre, chiedendoti quando è stata l’ultima volta che l’ha fatto tuo padre, quando è stata l’ultima volta che l’ha desiderata davvero.

Avevo un’amica di scopate, una volta (no, non stupitevi, è normale che io faccia queste associazioni quando penso alla Madre). Ricordo quando troncai la cosa. Ero lì che non pensavo a nulla, spingevo il mio corpo esile contro quello di lei, grassa come poche, poi, d’improvviso, realizzai che avevo sfogato abbastanza e doveva finire. Eiaculai e dissi: “Ok, questa relazione può anche finire.”

“Come vuoi. Io non sono coinvolta, ma tu sei sicuro di chiuderla? Non è che hai solo paura di coinvolgerti troppo?”
Ricordo che guardai quella megattera spiaggiata sul letto con mal celato disprezzo. Non saprei dire se per me o per lei.

Poche sere prima aveva detto che mi amava ed io avevo risposto di restare fedeli al piano: “io ti scopo, tu mi scopi, il resto non ci interessa”. Ricordo che, mentre mi spogliavo del preservativo per rivestirmi, mi chiesi se esisteva una classifica della dignità. Per esempio, chi pratica sesso vantandosi che non è coinvolto e poi piange la fine dei suoi sogni Disney quando scopre che l’altra persona non lo è davvero, dove si colloca? Chissà se sono più su, o più giù, di quelli che su Facebook fanno l’elogio della solitudine e della bella vita, ma poi, al primo sorriso distratto che captano, partono con il: “Vi prego trombami, sposami, dammi figli!”. Ma soprattutto, qual è il mio posto, in questa classifica?

A tavola la Madre ha già preparato tutto, una donna emancipata deve sempre saper badare alla casa, non basta quante ore lavora, sono sempre meno di quelle del marito.

Prendi posto a sedere e ti rolli una sigaretta, tuo padre, rigorosamente a capotavola per leggi non scritte, se ne accende una già fatta.

“Come stanno andando i corsi?”

“Vorrei lasciare tutto e fare l’artista.”, lo pensi, ma ovviamente non lo dici. Ci vuole carattere per ammettere di essere un cliché, e tu non ne hai.

Rispondi, invece: “Regolare, pa’, tutto regolare…” e parte una conversazione sugli argomenti di studio. E ui è contento, e lui sorride; e lui è soddisfatto. Siete tutti contenti, tutti tranne Sorella Minore.

Arriva a tavola e ti guarda con disprezzo. Si veste da punk, si fa i capelli strani, si crede speciale. Crede che nessuno capisca che è in cerca di attenzioni spicciole; crede che nessuno sappia che la vita fa schifo, la società fa schifo, noi, facciamo schifo.

Sorella è una figura dolce, malinconica, romantica, sognatrice; crede che ci sia abbastanza disgusto in lei per scatarrarsi fuori da questo mondo. La guardi negli occhi e le dici, senza parlare: “io so di essere patetico, e tu?”.

Un tempo ero popolare, ero stato eletto rappresentante d’istituto, al liceo. Avevo il sostegno di Miriam, che non si chiama così, ma io la chiamo così, la mia ex. Lei mi rendeva sicuro, forte, mi spronava a fare attività interessanti. Buffo che non l’amassi affatto. Un giorno venne da me, visibilmente agitata e con occhi lucidi.

“Senti Simon” che poi non mi chiamo così, ma lei mi chiama così, “dobbiamo lasciarci.”

“Ok, posso sapere come mai?”

“Non ti amo più”

“E allora? Io non ti ho mai amata e non è che ti ho fatto problemi.” Non lo dissi, non ebbi modo di dire nulla, scoppiò a piangere.

Pensai che sarei arrivato tardi da Tony, che non si chiama così, ma io lo chiamo così, per il torneo di Tekken, ma poi provai pena per lei, l’abbracciai e finimmo a fare una delle migliori scopate, insieme, di sempre.

Mamma arriva con la prima portata e ti fa spegnere le sigarette. “Non si fuma a tavola”, lo sai, ma non farlo avrebbe tolto a lei il privilegio di dirtelo; e perché privare una donna del suo ruolo domestico proprio quando il figlio grande torna dall’università?

Così tu e il padre spegnete le sigarette e siete pronti alla cena.

Eccoci qui, dunque, una famiglia felice, uguale a tutte le altre famiglie felici che desinano parlando di amenità, come la politica.

La mia dolce sorellina, Lisa, che non si chiama così, ma io la chiamo così, si accende contro papà su Trump e la mamma cerca di fare la democratica, io finisco la frutta e mi rollo un’altra sigaretta. La scena, tutto sommato, è rilassante; tornare a casa non è così terribile.

Mi accendo la sigaretta, ma mamma ripete che non si fuma a tavola. La spengo e la metto dietro l’orecchio destro.

Papà mi chiede che voglio da bere, gli rispondo che un amaro va benissimo.

Lisa mi guarda come per dire: “ma lo senti quanto si sta rincoglionendo?”. Fa riferimento alla discussione che non stavo ascoltando. Le rispondo, sempre in silenzio, con sorriso e sguardo: “lo sai che ti provoca”.

Ha un bel viso, Lisa, sta bene anche con quei capelli strani che non le rendono affatto giustizia. Li porta, tuttavia, con autentico spirito punk. Quando mamma, notando, forse, il mio sguardo sulla mia sorellina, mi dice di dire la mia su quei capelli, non posso fare a meno di tradire la speranza di complicità e difendere Lisa.

Prima di cedere al cicchetto di amaro, che, per inciso, mi fa schifo, come tutti i superalcolici, vado in bagno a pisciare, poi vado in camera mia. È un luogo di foto, gadget, poster, un luogo dell’infanzia. Torno in bagno e mi sciacquo il viso. Mi guardo allo specchio. Ma sì, facciamolo. In fondo non c’è scopo, non c’è senso, non c’è nulla da vincere o da perdere.

Vado nell’ufficio di papà, apro il cassetto della scrivania e prendo la pistola, perché, oggi giorno, tutti hanno una pistola. La prendo. Nei film la impugnano sempre con grande facilità e leggerezza, non ti fanno capire quanto sia pesante.

Non avevo mai preso l’arma di papà. Ho sempre saputo dove fosse, ma, ovviamente, sapevo, per istinto, per educazione, per dovere morale, che non dovevo neanche avvicinarmi a quei cassetti. La impugno e una strana forza mi pervade il braccio destro, tutto in me si contrae, si indurisce, il cuore stesso è una pietra.

Guardo il mio riflesso alla finestra, ci punto l’arma contro e godo della mia immagine. Mi metto la canna in bocca e premo il grilletto. Una sensazione unica, un misto di adrenalina e paura mi pervade al momento del blocco della sicura. Sembra tutto vero. Cerco i proiettili, li trovo, la carico. Tolgo la sicura. Punto il riflesso, punto in aria, punto alla testa. Il mio riflesso sorride, non so perché. Assaporo il peso dell’arma nelle mie mani, la sensazione di poter decidere della propria vita e di quella altrui.

La voce di mamma mi chiama. Annuncio che sto arrivando. Metto l’arma nei pantaloni, dietro la schiena. Il corpo, al contatto col freddo del ferro, ha un brivido di piacere.

Torno a tavola e dico che stavo cercando una cosa. Aspettavano me per il dolce. Cosa aspettiamo?, sono qui. Mamma mi taglia una fetta di torta e me la mette nel piatto, fa lo stesso con gli altri. Oggi è il mio giorno speciale, un bel giorno in famiglia.

A metà della mia fetta sono sazio. Prendo la sigaretta dietro l’orecchio e la metto a tavola. Guardo Lisa, difronte a me, che mangia scomposta; mamma, alla mia destra, che mi sorride; papà, alla mia sinistra, che è concentrato sul suo dolce.

Sento la pistola dietro di me, mi eccita questa cosa che nessuno sappia che ci sia. La loro vita è regolare, felice, non c’è imprevisto così assurdo come un figlio armato a tavola. In effetti, perché dovrei essere qui a tavola con una pistola? Non ha senso. È uno strano film e spero che voi mi stiate vedendo e che vi stiate chiedendo che cavolo voglia fare con questa maledetta arma. Me lo chiedo anch’io.

Sapete cosa disse Hitchock? Se un fucile entra in scena, prima o poi, deve sparare. Ecco, questa cosa ha senso.

Porto la mano destra alla pistola, la estraggo puntandola alla testa di Madre. Sparo prima che qualcuno possa accorgersi di quello che sto facendo.

Il rumore sordo, il braccio che trema per il rinculo, lo schizzo di sangue che mi imbratta la mano e il viso. Sembra, quasi, che stia succedendo davvero!

La testa di Madre sposta il baricentro a destra, poi sbatte sul tavolo prima di cadere, insieme al corpo, sul pavimento.

Le orecchie ronzano. Tutto procede rallentato come in sogno. Le espressioni di Lisa e papà si modificano in smorfie di confusione e puro terrore. Non so come, non so perché, ma mi sto alzando in piedi per puntare l’arma verso il Padre. Due colpi al petto. Altri schizzi, stavolta sulla tovaglia bianca.

Padre fa un buffo salto sulla sedia verso l’indietro come se volesse cadere, ma la sedia non gli da’ soddisfazione e finisce, con una smorfia imbronciata, di faccia sulla sua fetta di torta. Una cena con torte in faccia, un classico, della commedia americana.

Lascio la pistola sulla tavola e mi siedo. Lisa è immobile, mi guarda.

“Buona la torta, eh?!”, ma non risponde. Mi accendo la sigaretta e guardo Madre.

“Guardala”, dico a Lisa, “ti somiglia. Sembra anche lei… una ragazza coi capelli strani.”

Solo a questo punto, Sorella Minore, sviene.

Pubblicato in concorso

Questa settimana apre la rubrica degli animali in cerca di famiglia Mirtillo.
Mirtillo è un micio di un anno e mezzo che ha sempre vissuto in strada fino a quando, poche settimane fa, è stato investito, riportando un grave trauma cranico e la frattura della tibia. Ora sta meglio e cammina normalmente, ma alterna ancora momenti in cui fa le fusa ad attimi di soffi e paura.
Si cerca per lui una famiglia capace di dargli tempo per riprendersi dall’incidente, capirlo e accoglierlo con pazienza e serenità. Si trova a Roma. E’ castrato, vaccinato e sano. Per una buona adozione può arrivare anche al nord, previo colloquio preaffido. Si occupa di lui l’associazione “Occhi randagi”.
Per informazioni potete contattare Simona al numero 345.8972058 oppure Palmalisa al 338.2470747

La piccola Daniela viveva a Bari, per strada.
A differenza dei sui fratelli però, ha contratto un’infiammazione che ha costretto i volontari a tenerla a casa con loro per curarla. Ora è tornata in forma super smagliante: è vispa, attiva e giocherellona. Ha tre mesi, si trova in stallo a Bari, ma per una buona adozione può arrivare in tutta Italia già vaccinata e sverminata. Per informazioni potete contattare Simona al numero 331.3373536 oppure scrivere un’e-mail a: occhirandagi@gmail.com

Jerry è nato e cresciuto in rifugio.
I suoi fratelli sono stati adottati mentre lui ancora aspetta la sua famiglia. Ha un anno e mezzo, è una taglia medi a e va d’accordo con cani maschi e femmine. Si trova in provincia di Frosinone, ma per una buona adozione, può raggiungere gli adottanti in tutta Italia. Per informazioni potete contattare Adriana al numero 339.2689411 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo: cencestefania@libero.it

Il suo nome è Celeste.
Nonostante il carattere dolce con le persone e socievole con i suoi simili, vive in canile.
Ha cinque anni e pesa venti chili, è vaccinata, sterilizzata e verrà affidata previo colloquio preaffido in tutto il centro e nord Italia.
Per informazioni potete contattare Gio al numero 328.3861291

Questo damerino si chiama Banjio.
Banjio è un cane di taglia piccola dal carattere dolce e affettuoso. Gradisce la compagnia di cagnoline femmina e quella dei bambini. Ha quattro anni e si trova al Bau di Alpignano (To). Verrà dato in adozione in Piemonte previo controlli pre e post affido. Per informazioni potete contattare il numero 339.8139335 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo: info@bastardini.it

Lui è Black.
Black venne abbandonato da piccolo, dopo essere stato preso a botte. Visse due anni in canile per poi essere finalmente adottato circa un anno fa. Ora che ha tre anni però, si trova a dover cercare un’altra famiglia perché la sua proprietaria si è gravemente ammalata. Black si trova a Torino, è buonissimo con le persone e con le cagnoline femmina, mentre con i cani maschi va a simpatia.
Per adottarlo potete contattare Paulina al numero 340.1945526

Questa cagnetta si chiama Tappy e vive in un canile sperso tra le campagne del salernitano.
Là il freddo è già arrivato e siccome le coperte non bastano per tutti i cani, la piccola trema tutto il giorno. Tappy ha circa tre anni e pesa sei chili. Si cerca per lei uno stallo temporaneo o, meglio, una famiglia che la coccoli e la tenga al caldo. Tappy si affida vaccinata e sterilizzata.
Per informazioni potete contattare Barbara al numero 348.3664788 oppure Anita al numero 340.8116345

Questo gattone si chiama Romeo.
Viveva per strada fino a quando non è stato investito. Ora si cerca per lui una famiglia che lo accolga per sempre. Ha circa due anni, è sano e si affida in tutto il nord Italia previo colloquio preaffido. Per informazioni potete scrivere un’e-mail all’indirizzo: cristy27@tin.it

Cucciolo è un segugio maschio di circa due anni.
Vive in Basilicata, ormai per strada da più di un anno. Ultimamente a causa del freddo, fa pure fatica ad appoggiare le zampine a terra e probabilmente ha anche un problema ad una zampa posteriore. Si cerca disperatamente una famiglia per lui. Cucciolo è buono con le persone, cammina al guinzaglio e gioca con tutti i cani. Si affida in tutta Italia previo colloquio preaffido. Per informazioni potete chiamare Luana al numero 347.0891405 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo: luana_caruso94@hotmail.it

Martin è stato trovato qualche mese fa che vagava per le strade di Palermo con una vistosa ferita al collo.
Per fortuna delle volontarie lo hanno soccorso e ora Martin si trova in un box in attesa di una famiglia. Martin gode di buona salute, ha circa due anni e per una buona adozione può arrivare ovunquei in Italia. Per informazioni potete contattare il numero 328.3868078

Lei è Pisa.
E’ molto giovane e vive in un angusta gabbia nel canile di Alghero. Gode di buona salute, è sterilizzata, pesa circa quindici chili e va d’accordo con tutti i cani. E’ adottabile in Sardegna e in tutto il nord Italia previo colloquio preaffido. Per informazioni potete contattare il numero 320.1127266

Poesia è un incrocio husky di circa nove anni.
Tollera molto male il canile e la solitudine a causa dei quali mangia poco, non vuole uscire dal box e si sta rovinando le zampe posteriori a furia di morsicarsele. E’ di taglia media, è compatibile con altri cani ed è buonissima con le persone. Cerca urgentemente qualcuno che la accolga e la ami. Si trova in Puglia, ma per una buona adozione viene accompagnata fino al nord Italia. Per informazioni potete contattare Eliana al numero 393.9074222

Pubblicato in adozioni

Mercoledì 16 novembre

-          dalle 20 alle 23
presso il ristorane egiziano “La bellezza di Cleopatra”
in via Matteotti 80, 25086, REZZATO (BS)
L’associazione Essere Animali organizza una cena di beneficenza per sostenere le proprie iniziative.
Il menù è pensato appositamente per l’occasione e consisterà in un abbondante piatto unico e un tris di dolci egiziani. Il costo della serata è di 22 euro e la prenotazione è obbligatoria, entro lunedì 14 novembre, all’indirizzo e-mail: brescia@essereanimali.com

Venerdì 18 novembre

-          dalle 16,30 alle 21
presso il parco della Pellerina, a TORINO
Gli animalisti dell’associazione LOTTA (Libera Organizzazione Tutela Territorio e Animali), organizzano un presidio di protesta davanti al circo Medrano.
Chiunque voglia partecipare è il benvenuto.
Per ulteriori informazioni potete seguire qui l’evento Facebook.

-          dalle 19
presso il “Cultoons Pub”
in via Resta Pallavicino 7, 20060, POZZUOLO MARTESANA, (MI)
L’associazione “Le grandi orecchie Onlus", organizza un aperitivo di beneficenza a favore del gruppo Vita animale, che si occupa di prevenire e sensibilizzare le persone riguardo al randagismo.
Per parteciparvi, potete scrivere qui la vostra adesione.

-          dalle ore 20,30 alle 23,30
presso CSA Magazzino47
in via Industriale 10, 25126, BRESCIA
Torna l’appuntamento con le cene sociali vegan.
L’incasso di questa serata sarà destinato a coprire le spese legali di coloro che si sono esposti e battuti per i diritti sociali nel territorio di Brescia.

Il costo della cena è di 12 euro. E’ richiesta la prenotazione al numero 030.45670

Sabato 19 novembre

-          dalle ore 11 alle 18
presso la Casa del Quartiere
in via Oddino Morgari 14, 10125, TORINO
L’associazione SiMaBo, organizza una giornata alla scoperta delle attività da loro svolte a favore degli animali di Capo Verde.
Sono previste tisane, un buffet vegan, una pesca di beneficenza e un mercatino con tante idee regalo. L’ingresso è libero e gratuito.

-          dalle ore 15 alle 18
in corso Zanardelli, a BRESCIA
L’associazione “Essere Animali” sarà presente con un banchetto informativo, volto a sensibilizzare le persone sulla crudeltà che si cela dietro la produzione di capi ed inserti in pelliccia.Siete invitati a partecipare.
Qui potete trovare maggiori informazioni sulla campagna “Visoni Liberi”.

Domenica 20 novembre

-          dalle 18 alle 23
presso il ristorante “ Le fate”
in via San Zanobi 126, 50129, FIRENZE
Ci sarà la presentazione, alla presenza dell’autore, del libro “La cucina regionale italiana vegana”, del vegan chef Gabriele Palloni.
Durante la serata, sarà possibile degustare alcune ricette tratte dal libro, accompagnandole con un calice di vino e a seguire, volendo, ci sarà una cena con piatti di ispirazione regionale.
La degustazione avrà un costo di 10 euro, mentre la cena (che comprende anche la degustazione) costerà 30 euro. E’necessario prenotarsi chiamando il numero 055.4633414

-          dalle 19,30 alle 23,30
presso la caffetteria e piadineria “Gustiamo”
in via Caraglio 34, 10141, a TORINO
Il Collettivo antispecista torinese, organizza un apericena a favore del rifugio A MiciCani di Acquasanta Terme, che è stato colpito dal terremoto.
E’ necessario esprimere la propria partecipazione, entro il 18 novembre, sulla pagina dell’evento Facebook.

Mercoledì 23 novembre

-          dalle 19,30 alle 23
presso Piano Terra
in via Federico Confalonieri 3, 20124, MILANO
L’associazione “Oltre la specie”, organizza prima un aperitivo e poi, dalle 21, una presentazione con successiva discussione a cura di Davide Majocchi dal titolo: “Cani ribelli. (pet a chi?)”, volta ad indagare e riconsiderare il rapporto uomo/cane andando oltre i modelli specisti. Siete invitati a partecipare.

- dalle 19,45
presso la pizzeria “Vesuvio”
in via Cavour 94, 10024, MONCALIERI (TO)
“La collina dei conigli”, associazione che si occupa di portare fuori dai laboratori di sperimentazione centinaia di cavie, accompagnandole poi nel loro recupero fisico e psichico, vi invita a partecipare ad una serata di beneficenza a favore del centro di recupero dei ratti e dei piccoli roditori, che da poco tempo ha aperto a Torino. Sarà un’occasione per mangiare insieme una pizza vegan e conoscere, attraverso dei video, il loro operato.

Per informazioni e prenotazioni, potete chiamare Federico al numero: 331.3747132

Sabato 26 novembre

-          dalle 14 alle 19,30
in piazza Castello, a TORINO
Gli animalisti di “International Animal Protection League” daranno vita ad una manifestazione scenografica dal titolo “La morte che nessuno vi racconta”, volta a sensibilizzare i passanti sul patimento degli animali nel macello e durante la vita negli allevamenti.
Se volete parteciparvi, potete contattare gli organizzatori tramite la pagina dell’evento su Facebook.

-          dalle 19 alle 23
presso il ristorante “All’angoloso”
in corso Carl Marx 54, ad ALESSANDRIA
Ci sarà una cena vegana a sostegno di Animals Asia Foundation, l’associazione che si occupa della librazione e successiva cura e riabilitazione degli orsi della luna.
Per partecipare, è necessaria la prenotazione al numero di telefono: 377.4262588
Il costo della serata sarà di 15 euro.

 

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Siamo felici di annunciare un nuovo progetto editoriale, questa volta con la veste striscia.
L’autore è Alberto Baroni (che intervisteremo settimana prossima e che vi presenterà la sua opera), il titolo  è nove-diciotto.
Pubblicheremo alcune puntate qui, sul sito (in una sezione laterale della home), come anticipazione e, a partire da fine dicembre avremo la nascita di un bimestrale.
Per adesso vi presentiamo i personaggi:


LA FIADP


La FIADP è la fabbrica dove lavorano i personaggi delle strisce Nove-Diciotto. L'acronimo sta per Fabbrica Italiana Aghi Di Pino, così chiamata dal fondatore Giuseppe (Pino) Dal Volgo. La fabbrica produce aghi, ditali, spilli, spille da balia, uncinetti, ferri da maglia, zip e quasi tutti gli articoli da merceria in metallo, bottoni compresi.

Come in tutte le vere aziende padronali un organigramma vero e proprio non esiste. Tutto parte e ritorna dal vertice supremo: il padrone, al quale tutti, seppure talvolta tramite giri tortuosi, alla fine rendono conto personalmente.
Ma, come in tutte le aziende, ciascuno ha un ruolo che può ben essere inquadrato in un settore realmente esistente.

Pubblicato in redazione

Negli scorsi articoli abbiamo iniziato a vedere le componenti di una sigaretta elettronica, i due tipi di tiro che possiamo avere (di bocca e di polmone) e a capire che cosa sono l’aroma, l’hit e la qualità del vapore. Abbiamo visto un prodotto all in one perfetto per iniziare. Un kit, un liquido, lo abbiamo inizializzato e abbiamo capito come e perché abbandonare le sigarette per accedere a un modo infinitamente meno dannoso e con moltissime possibilità di sviluppo.

Oggi vedremo un atomizzatore che ha fatto la storia dello svapo. Forse tutt’ora il migliore non rigenerabile (abbiamo visto la differenza tra coil prefabbricate e rigenerabili) presente sul mercato. Parliamo del Nautilus della Aspire.

Come in parte abbiamo visto e maggiormente vedremo, lo svapo è un mondo in frenetica evoluzione, nato da pochi anni e in via di sviluppo. Come tutte le “cose” nate da poco, le regole che lo governano sono in una fase instabile. Ci sono pochissimi liquidi che non passano di moda nel giro di qualche mese, gli atomizzatori e le box presenti sul mercato sono quasi tutte superate per prestazioni (spesso inutili) nel giro di qualche settimana e i compratori compulsivi si ritrovano a ordinare nuovi modelli a ogni batter di ciglia di recensore.

Pubblicato in svapo

Lui si chiama Jim.
Jim è un cucciolone di sette mesi e diciotto chili. Era stato abbandonato insieme ai suoi fratellini che ora, sono stati tutti adottati, mentre lui continua ad attendere la sua famiglia in un box freddo nel canile di Bari.
Per una buona adozione può arrivare tramite staffetta in tutta Italia. Per informazioni, potete contattare il numero 347.8313487

Lei si chiama Sua.
Sua è una cucciolona di dieci mesi; è simpaticissima, socievole e brava con umani adulti, bambini, gatti, capre e galline. E’ ospite della casa famiglia Lunacorre a Magnano (MI). Per informazioni o per adottarla potete chiamare il numero 348.9325374 oppure scrivere una e-mail all’indirizzo: lunacorre@hotmail.it

Lui è Leon.
A dispetto del nome, Leon è un cane piccolo e mansueto: è una taglia media contenuta, ha tre anni e va d’accordo con cani, gatti e bambini. Si trova a Torino.
Purtroppo la sua famiglia non può (o vuole?) occuparsi di lui, così se entro una settimana non si troverà qualcuno disposto ad adottarlo, lo porteranno in canile. Per offrirgli uno stallo temporaneo oppure per adottarlo, potete contattare l’associazione Micio Villaggio, che si sta occupando del suo caso, tramite e-mail all’indirizzo: miciovillaggio@gmail.com

Nerone è un gattone non più di primo pelo.
E’ stato letteralmente buttato per strada insieme ai suoi fratelli dal badante del loro proprietario dopo che quest’ultimo è finito in ospedale. Ora Nerone si trova in clinica a causa di una lieve forma d’ insufficienza renale, ma presto sarà dimesso. Si cerca per lui qualcuno disposto ad accoglierlo ed eventualmente a continuare le cure. Per informazioni potete chiamare il numero 348.5767760 oppure mandare un’e-mail all’indirizzo: adozionimv@gmail.com
Si occupa di lui l’associazione Micio Villaggio.

Lei è Anita.
E’ una cagna di cinque mesi e di taglia media. Va d’accordo con tutti i cani ed è dolcissima con le persone. Si trova a Salerno, è già stata vaccinata e per una buona adozione può arrivare tramite staffetta in tutta Italia. Per informazioni potete contattare Anna al numero 339.3049100

Lui è Alvin.
Alvin è un cucciolo di quattro mesi il cui pelo ricorda quello di un volpino.
E’ già stato microchippato e vaccinato, attende solo più qualcuno che lo adotti. Sarà un futura taglia media. Si trova a Salerno, ma per una buona adozione, può arrivare in tutta Italia previo colloquio preaffido. Per informazioni potete chiamare il numero 339.3049100

Lei è Gaia.
Gaia è stata abbandonata nelle campagne insieme alle sue sorelle. Una di loro purtroppo, è morta investita, mentre Gaia, a causa del cibo scarso e di pessima qualità, ha riportato un problema a una zampa, che molto probabilmente rientrerà dopo una corretta alimentazione e qualche integratore. Ora però, si trova in una gabbia angusta, dove piange e si dispera nella speranza di attirare l’attenzione. Ha cinque mesi, sarà una futura taglia media ed è già stata vaccinata e microchippata. Per una buona adozione, può arrivare ovunque in Italia previo colloquio preaffido. Per informazioni potete contattare Anna al numero 339.3049100

Questa nanetta non ha ancora un nome.
Si trova a Salerno, è di taglia piccola e ha tre mesi.
Per una buona adozione può raggiungervi in tutta Italia previo colloquio preaffido. Per informazioni potete contattare Anna al numero 339.3049100

Lui è Sem.
Sem era stato adottato in canile e a causa di vicissitudini familiari, in canile è ritornato. Ora però di anni ne ha cinque e la sua delusione è infinita. Lui è un cane di taglia grande, buono con tutti, socievole ed equilibrato. Cerca una famiglia che lo rinfranchi dall’abbandono subìto. Si trova al canile di Caluso, in provincia di Torino. Per informazioni potete contattare il rifugio al numero 011.9833230

Lei è Camilla.
Camilla entrò in canile che aveva solo tre mesi. Ora di anni ne ha quindici ed è ancora in quel canile.
Sarebbe bello non morisse in quella gabbia, sarebbe bello, se prima di morire, provasse cosa vuol dire essere amati. Per una buona adozione, i volontari del canile la accompagnano anche al centro e nord Italia. Va d’accordo con gli altri cani mentre non è compatibile con i gatti. Per informazioni potete contattare Eliana al numero 393.9074222 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo: famiglia.bonfa3@tiscali.it

Lui è Willy.
Willy è un incrocio Setter/Breton di taglia media. E’ stato “scartato” e successivamente lasciato in canile insieme al fratello Ugo quando ancora avevano pochi mesi perché incapaci di cacciare. Suo fratello Ugo, purtroppo, è morto qualche giorno fa, senza aver mai conosciuto una famiglia che lo amasse e ora Willy si trova da solo in quella gabbia piccola e fredda. Facciamo in modo che trovi qualcuno che finalmente lo ami e lo tenga al caldo.
Si stima abbia dodici anni e va d’accordo con tutti i cani. Si trova in provincia di Bologna, ma è adottabile in tutto il nord e centro Italia. Per informazioni potete contattare Caterina al numero 349.0740884 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo: stocchi.vale@libero.it

Questi due giovani maremmani, fratello e sorella, di sette mesi, vivono insieme tra le macerie del terremoto.
Non sappiamo che ne è stato della loro famiglia, sappiamo solo che ora vagano per strada, tra le intemperie e tutti i pericoli che ne conseguono. Si trovano a Poggio San Lorenzo, provincia di Rieti. Per informazioni o meglio, per adottarli, potete contattare Katia al numero 392.5755490

Pubblicato in adozioni

In questa seconda parte, come scritto, vediamo il primo di tre prodotti efficaci per smettere di fumare.

Abbiamo visto le differenze di tiro che si possono avere con una sigaretta elettronica e constatato che il migliore per iniziare è quello che riproduce la classica fumata della sigaretta, quindi: tiro di bocca.
Oltre al tipo di tiro è importante conoscere queste definizioni:

Hit: con hit si intende il “colpo in gola”, quella sensazione di sazietà da nicotina che siamo abituati ad avere fumando.
Quantità di vapore: semplicemente quanto vapore fa una sigaretta elettronica (vedremo poi, con altri sistemi, anche la “densità di vapore”).
Aroma: Il sapore del liquido che svapiamo.

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