I vincitori del contest Volta la Carta sono Renzo Semprini e Alfonso Inclima.

Ci complimentiamo con nostri due autori per gli eccellenti lavori che potete leggere nella sezione contest.

La vincitrice del contest "memorie dal sottosuolo" è Claudia Farini, con Ostriche.
Ottimi anche i racconti di Diana Salviati, Ivo Ragazzini e Vito Santore.

Ecco il testo della vincitrice:

L’ostrica

Un tanfo di putredine dovrebbe riempire l’aria, ma da me sarebbe giusto che venisse, non dal terreno che abbraccia i morti.

Afferro questo primo pensiero compiuto, lo valuto con distacco, come osservassi i dettagli di un bel bracciale o i ricami di una sciarpa costosa. Me lo ha portato mia suocera, Alma, insieme al rumore grave dei suoi tacchi mentre mi si avvicina.

Ha telefonato presto questa mattina, chiamandomi al dovere di apparire in questa amara ricorrenza.

Al mio arrivo già un gruppetto di cinque o sei persone armeggia con i vasi e i fiori intorno alla tomba di famiglia ma è lei l’unica persona che c’è veramente. Spaventosa, in un dolore che non ha avuto pietà di nessun millimetro della sua superficie. Se piangesse o gridasse o pendesse ingobbita al braccio di qualcuno si potrebbe anche prevedere, tanto per parlare, il talento del tempo nell’aprirsi un varco. Ma così no. Quello che la copre ha avuto il tempo di mescolarsi col sangue e comunica con l’esterno passando dai muscoli e dalla pelle.

Ringraziamo i partecipanti del primo contest. Sono stati quarantasei, quindi avremo, per questa volta, solo un vincitore. Pubblicheremo il suo racconto il dieci marzo.
Il nuovo contest ha, per titolo: "volta la carta"
Le regole sono le stesse di quelle per memorie dal sottosuolo. I racconti dovranno, quindi, non seguire letteralmente il testo di Fabrizio De André, ma averne libera interpretazione.

Questa è la prima delle "storie" che pubblichiamo. Storie vere, nessuna invenzione. Storie di persone che hanno lasciato un segno con  un modo di vedere e di interpretare le regole e la vita. Persone a cui vogliamo bene, anche senza averle mai conosciute; persone  a cui siamo grati, anche se non glielo abbiamo mai potuto dire.
Su gentilissima concessione di Barbara, autrice dello scritto, e con la approvazione di Rachel, la figlia di Papone, ecco a voi:



Giuseppe Sonnino è molto noto in “Piazza”, al Portico d’Ottavia dove è conosciuto con l’affettuoso nomignolo di Papone. Parla bene l’ebraico, scandendo le sillabe con il caratteristico accento degli ebrei romani. Scherza sempre con tutti, e alcune volte i suoi scherzi sono grevi, ma questa è una sua caratteristica.
Nei suoi ricordi parla sempre di quando faceva “er sordato” in Israele, cominciando nella “mahteret”, la resistenza, appena prima della proclamazione dello Stato, e poi nell’Haganà, l’esercito regolare.
Forse non sa che il caso ha voluto che partecipasse alle più importanti battaglie delle neonate forze armate d’Israele. E non sa neppure di essersi comportato da eroe.
L’avventura di “Papone” inizia nel 1945 quando, appena sedicenne, decise di recarsi in Palestina, dove frequentò – dopo un breve soggiorno al campo di transito di Beit Lid – la scuola agricola di Ben Shemen.
Da lì entrò a far parte del Kibbutz di Givat Brenner dove, nel 1947 iniziò l’addestramento militare.

Alberto Baroni nasce a Milano ma ben presto si trasferisce con la famiglia a Torino. Dopo anni in cui ha lavorato per diverse aziende in campo informatico, raccoglie la sua esperienza dando vita a personaggi quasi immaginari in una fabbrica ai confini tra realtà e fantasia: nove-diciotto.

Alessandra Ceccoli
è Sammarinese per nascita ma newyorchese per elezione, è cresciuta a pane, libri, viaggi e musica rock. Laureata in lingue e letterature straniere, con una particolare passione per la cultura e letteratura anglo-americane, si diletta nella scrittura e nella traduzione editoriale dall'inglese all'italiano ed è parte della squadra dei traduttori "fuorilegge".


Alessandro Retini è nato a Ravenna il 2 aprile 1980. Dopo essersi laureato in legge e diventato anche avvocato capisce che non gli piace e che poteva pensarci prima invece di perdere tutto quel tempo. Così si trova un lavoro qualunque. Suona il basso elettrico in un gruppo chiamato “L'ultimo uomo sulla Luna”. Scrive e fuma poco.

Alfonso Inclima è nato e vive ad Agrigento, all'ombra dei Templi immortali. Lettore sempre in cerca di libri che lo catturino, ispirino e che si facciano ricordare, ogni tanto prova a saltare il fosso e scrivere qualcosa sognando a sua volta di catturare e di ispirare. Vincitore di un paio di concorsi per racconti con relativa pubblicazione.

Angela Colapinto è nata a Bologna, dove vive e lavora. Si occupa di fotografia e di arte. Tramite la scrittura le capita spesso di perdersi nei propri pensieri e di ritrovarsi a inventare storie. Cosa di più divertente e creativo? Le piace giocare con la vita, con i ricordi e con le situazioni ma soprattutto con se stessa. Con i propri racconti ha partecipato a diverse antologie.

Carlo Capotorto è nato a Bergamo il 30 Dicembre 1983. A ventitré anni, dopo una breve carriera da grafico pubblicitario, ha vissuto per più di un anno girovagando tra Australia, Taiwan, Vietnam, Laos e Cambogia. Dopo qualche anno di rimpatrio ha saggiato anche Barcellona e Dublino. Nel 2013 ha iniziato a lavorare in ambito sociale. Di carattere fondamentalmente chiuso ha sfogato la propria mente sulla carta tramite la scrittura, e anche l’auto-pubblicazione, di racconti e poesie. Mai fermo sulla sedia se non per scrivere, avanza piano ma avanza: un po’ perché crescere dentro è la cosa più importante che possa esistere, un po’ perché indietro non si può andare.

Chiara Trombetta è nata a Sora (FR) il 16 aprile 1995. Grazie a una serie di fortunate circostanze ha scoperto presto la gioiosa combinazione dell’inchiostro e della carta stampata, dividendo coi libri i momenti migliori della sua esistenza. Tra una riga e l’altra, ha studiato a Siena, dove si è laureata in Mediazione linguistica e culturale. Attualmente studia, lavora e viaggia in giro per il mondo, mettendosi in tasca ogni briciola d’Arte che i luoghi che attraversa le regalano.

Claudia Farini è nata trentadue anni fa ai Castelli Romani, dove ha sempre vissuto. Laureata in Storia dell'arte, oggi lavora nel turismo. Vive di serate con gli amici, di ore con gli occhi immersi negli schermi dei cinema e di passeggiate tra le pagine dei libri. Dopo aver passato metà della propria vita a leggere, ha deciso che era il momento di iniziare a tirare fuori dalla sua testa personaggi e situazioni che stavano lì da un po' e ha inviato qua e là qualche racconto che è stato pubblicato sia on line sia all'interno di antologie cartacee.

Debora Gatelli e' originaria della provincia di Varese e lavora come statistico per La Commissione Europea a Bruxelles. Scrive da sempre per il piacere di scrivere, ma anche a scopo terapeutico, usando la parola come catarsi della propria esistenza.

Davide Gaetano Paciello è nato a Foggia nel 1991. Si è laureato in filosofia a Bari e poi ha conseguito la magistrale a Roma. Ha auto-pubblicato una raccolta di poesia su amazon.

Elisabetta Ronchetti è di Carpi e lavora in una gioielleria. A qualche anno di distanza dalla maturità scientifica ha frequentato dei corsi di scrittura che l’hanno portata a sviluppare la sua passione per i racconti di vari generi. Al proprio attivo la pubblicazione di alcuni racconti all’interno di antologie, e in cantiere un paio di promettenti progetti editoriali

Fabrizio Billero è nato a Palermo e vive nella periferia di Torino, da dove spera di non doversi mai spostare. Lavora in una cooperativa sociale, scrive perché è stonato.

Gaetano Roberto, diligentissimo e pigro epicureo: non reggerebbe mai la fatica di un’esistenza dettata da quell’eccesso di regole che tanto volentieri le religioni amano dispensare. Le uniche leggi che venera sono quelle della scienza, avendo esse la virtù di imporsi senza il suo contributo. Solo così egli riesce a percepire la propria libertà; anzi, trova consolatorio il fatto che se anche egli non esistesse, l’ordine del mondo se la caverebbe comunque egregiamente senza l’apporto dei suoi atti di volontà.

Gianluca Martino nasce a Crotone trentacinque anni fa e da diciassette vive a Bologna. Ha iniziato a scrivere da circa un anno con la velleitaria speranza di espellere le relazioni di causa effetto di cui la sua mente risulta oramai satura. Prima di oggi ha pubblicato un racconto in una antologia. Attualmente sta lavorando al suo primo romanzo con la di cui sopra velleitaria speranza di risolvere l'idiosincrasia verso la sua città d'origine. Non contento studia canto moderno e recita presso compagnie teatrali amatoriali.

Giuseppe Patti è nato a Mazara del Vallo il sei giugno del millenovecentonovantacinque. Ha iniziato a scrivere per sbaglio da quando era appena maggiorenne, non ha ancora commesso lo sbaglio esatto per smettere di scrivere.

Mara Genotti Brat è nata nel 1989 in provincia di Torino. Oggi vive in Val di Susa, lavora sul web, pratica yoga e "colleziona" topi e gatti sfortunati.

Marco Bertelli è nato nel 1965, a Cento (Fe), dove vive. Musicista cantautore e teatrante per passione, nel 2015 ha pubblicato racconti in un paio di antologie.

Margherita Salterini, nata e cresciuta a Bologna, è docente di lingue e traduttrice. Con le parole lavora, ma la scrittura le scorre nelle vene da due generazioni di giornalismo in famiglia. Proprio il nonno giornalista fu il primo ad amare la sua scrittura, quando nel 1998, cominciò a pretendere i suoi temi scritti di terza elementare: fotocopiati e inviati prontamente per posta. Da allora, non ha più smesso di scrivere.

Maria Antonietta Potente vive e lavora a Bologna, dove si è laureata in Giurisprudenza. Adora il teatro, che ha praticato in forma amatoriale, e la danza classica, che ha studiato per anni. Suoi racconti e poesie hanno trovato diversi sbocchi editoriali.

Mariarosa Quadrio nasce a Monza, Vicino a Milano; nel 1969, ma da qualche anno vive in provincia di Pisa. Le sue vere passione sono la lettura, i film e la musica. A volte scrive, più per sé stessa che per gli altri, ritiene la scrittura un’ottima terapia, è un po’ la sua valvola di sfogo per smaltire ansie, paure, e preoccupazioni. Un modo per evadere dalla vita routinaria e opprimente. Disordinata, sempre con la testa altrove e perennemente di corsa, cerca di destreggiarsi tra i mille impegni di tutti i giorni cercando di ritagliare un po’ di tempo per sé, per la lettura e la scrittura, ma non sempre ci riesce.

Marilena Fonti, docente di Lingua Inglese presso un liceo classico-linguistico, Marilena è da sempre appassionata di letteratura e di traduzione letteraria. Ha coltivato queste passioni sia nel corso degli studi universitari, in Italia e negli Stati Uniti d’America, sia attraverso la traduzione (e pubblicazione) di testi dal tedesco e dall’inglese, e sia, in fine, attraverso la scrittura di racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati in varie antologie.

Martina Ini, classe 1994, è nata e cresciuta in Valle d'Aosta. Attualmente è laureanda in scienze della mediazione linguistica presso l'Università degli Studi di Torino. A oggi ha un suo racconto pubblicato all’interno di una antologia.

Nicoletta Fanuele, nata il 3 maggio 1992 in Basilicata, giornalista pubblicista, laureata e specializzata in Comunicazione Audiovisiva. Scrive per professione, ma anche e soprattutto per passione. Agente piene di inchiostro e foglietti scritti a penna sono una costante della sua vita.

Nicola Rovetta ha 24 anni. Nato e residente a Brescia, le sue passioni sono: la scienza in generale e leggere. Si diletta a studiare argomenti vari da autodidatta e scrive da poco tempo. È meno pazzo di Eddy (il suo personaggio de Il gioco e prossimo romanzo) ma se la cava anche lui.

Serena Barsottelli nasce a Viareggio il 4 dicembre 1985. Appassionata di scrittura e di teatro, sogna di riuscire a unire queste grandi arti. Al proprio attivo pubblicazioni di vario tipo e collaborazioni con alcuni collettivi di scrittura.

Simone Censi ha al proprio attivo svariati concorsi di poesia e narrativa, alcuni vinti, alcuni oggetto di segnalazione. Numerose sue opere sono state pubblicate tra rete e antologie. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo.

Simone Trivellini è un eclettico, brillante: se avesse un ph più acido sarebbe un detergente universale leader nel mercato. Diplomato come odontotecnico, impossibilitato dal suo carattere a intraprendere la carriera di diplomatico,ha studiato lettere, predilige la M. Partecipa a qualche contest per racconti e viene segnalato nei confronti all'americana dalla giuria. Copywriter a tempo perso, commesso a tempo indeterminato.

Sonia Barsanti, nata a Viareggio nel 1985 e laureata in Scienze dei Beni Culturali, da sempre porta con sé l'amore per la lettura e la scrittura.




Jona Editore non chiederà mai un soldo ai propri autori e non imporrà mai, con nessun contratto, l’acquisto di libri.
Con noi chi pubblicherà guadagnerà. Forse poco, forse no, ma mai sarà chiesto alcun tipo di contributo. Preferiamo selezionare un libro su mille e poi dare il massimo affinché venga letto al pubblicare tutti e diffondere mediocrità a costo zero. Il duemilasedici sarà caratterizzato dalla raccolta, attraverso proposte, concorsi, romanzi che ci invierete. Dal duemiladiciassette (o poco prima) la raccolta diventerà carta pubblicata, romanzo, racconto, da trovare in libreria e online. Il resto, per fortuna e per volere, è in divenire. Nuove iniziative nasceranno, altre idee saranno bene accette. Ma tutte e sempre, saranno e vorranno essere una nuova prospettiva. In alto a destra della home page c'è un link per iscrivervi. E' un primo passo per far parte del nostro progetto, potrete, così, ricevere aggiornamenti, dialogare con noi (e, in futuro, tra voi) e partecipare ai concorsi:
Per qualsiasi domanda, idea, offerta di collaborazione, proposta di romanzo da pubblicare, non esitate, scriveteci: redazione@jonaeditore.it

Titolo: Memorie dal sottosuolo

Scadenza: 7 marzo 2016

Parole massime: 2000

Per fondare una casa editrice, se lo scopo non è solo vendere libri e non è certo arricchirsi, ci vuole un motivo valido.  E, a caratterizzare il motivo, ci vuole una idea. La nostra idea di casa editrice è “un posto per dare una prospettiva”. L’arte può essere vista in tantissimi modi, e per ogni modo nascono mille concretizzazioni. Per noi è molto semplice il significato: “prendere delle sensazioni nascoste e dar loro una via”. Non importa se sia attraverso un romanzo, un racconto o una conversazione sull’amore. Deve essere necessariamente un nuovo modo di vedere. Non di certo una cosa nuova, ma, almeno, una nuova prospettiva su di essa.


Scrivendo, fotografando o dipingendo, si hanno due possibilità:  essere oggetto della funzione che stai svolgendo o essere funzione dell’oggetto che stai creando. Nel primo caso si prende a prestito la scrittura per esporre se stessi. Nel secondo si diventa un tramite per quello che si vuole esprimere. Negli ultimi decenni, soprattutto in Italia, la prima possibilità ha issato bandiera ed è diventata vanto e firma di mille libri. Alcuni molto belli, ma tutti sempre rappresentativi di scrittura egolatrica. Io, io, io. Noi, invece, vogliamo essere servi della scrittura, non padroni. Vogliamo essere tramite e non fine. Per questo la nostra casa editrice, Jona Editore, non avrà un unico filone. Non ci sarà solo narrativa italiana, non ci saranno solo romanzi, non sposeremo mai solo un modo di fare. Quello che faremo sarà accogliere nuove prospettive. Che vengano attraverso scrittura o fumetto o film, poco importa.

Quindi, ci saranno contest di racconti, ci saranno pubblicazioni di romanzi, corsi di scrittura, ci saranno storie di persone che la storia non ha avuto tempo o modo di guardare, ci saranno strisce di fumetti, parleremo di romanzi, di film e di autori, senza nessuna esclusione di campo.
Perché talvolta un nuovo modo di vedere le cose nasce da un rituale per fare il tè, altre volte da una terzina dantesca e, altre volte ancora, da una foto che credevi aver dimenticato.
Jona Editore -  altro punto -  senza dare giudizi morali su chi lo fa, non chiederà mai un soldo ai propri autori e non imporrà mai, con nessun contratto, l’acquisto di libri. Con noi chi pubblicherà guadagnerà. Forse poco, forse no, ma mai sarà chiesto alcun tipo di contributo. Preferiamo selezionare un libro su mille e poi dare il massimo affinché venga letto al  pubblicare tutti e diffondere mediocrità a costo zero.
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Il resto, per fortuna e per volere, è in divenire. Nuove iniziative nasceranno, altre idee saranno bene accette. Ma tutte e sempre, saranno e vorranno essere una nuova prospettiva.
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