Intervistiamo Angela Colapinto, una delle due vincitrici de Il Gioco,  creatrice di Margherita Solani.

 

- Ciao, ti puoi presentare per noi?

Sono quasi sicura di essere Angela, di avere 38 anni e di vivere a Bologna. Mi piace giocare. Soprattutto, amo scrivere. Un sogno, che piano piano ha iniziato a spingere da dentro e a reclamare attenzione. Ed eccomi qui. Penso che abbia vinto lui, a questo punto, e ne sono felice.

- Come sei venuta a conoscenza de Il gioco?

Dalla pagina facebook di Jona Editore.

- Come mai hai deciso di partecipare?

Quando ho letto il bando, ricordo di essere rimasta colpita dall'alone di mistero in cui era immerso. Ho trovato davvero geniale l'iniziativa, e ho pensato che fosse un'avventura da non perdere: poter agire un personaggio che non sei tu ma che in realtà sei tu. Così mi sono candidata, di pancia, e dopo un po' di giorni mi è arrivata la conferma. Ero dentro.

- Spiegaci cosa vuol dire stare per quattro mesi in un gruppo di estranei.

Si agisce mai veramente senza filtri con gli altri? Se dovessi rispondere io potrei azzardare un “ci provo” ma la verità è “no”. Ecco, ne Il Gioco è stato esattamente il contrario, e questo ha reso quegli estranei meno estranei di quello che erano. Per me ha significato conoscere con la C maiuscola, esplorare. Condividere senza barriere o vie di fuga.

- Ci parli del tuo personaggio e del perché lo hai scelto?

Margherita Solani ha 34 anni ed è single. Lei direbbe: “per scelta”.

Nella sua vita non mancano gli uomini, con i quali si diletta ogni volta che ne ha modo.

È stata cresciuta da una zia tanto capace di insegnarle come cavarsela, quanto incapace di trasmetterle affetto.

Non ama il genere umano. Vorrebbe fare l'opinionista, essere una di quelle persone pagate per dire quello che pensa. Dovendosi accontentare di un lavoro da impiegata, da anni sfoga la sua rabbia compilando un quaderno che chiama Detestiario, nel quale inserisce tutte le persone che a suo giudizio non meritano di popolare questa terra.

Ho scelto Margherita perché è stata, è e continuerà a essere quella “malgrado me stessa” che ho accettato esistere e con la quale faccio pace ogni giorno. L'ho scelta perché poteva allo stesso tempo rappresentarmi ed essere molto diversa da me.

Una contraddizione che credo sia parte di ognuno di noi.

"La vita segreta delle parole", tratto dal bellissimo film di Isabel Coixet
Come sempre potete ispirarvi all'opera originale e prendere qualsiasi direzione troviate inerente.

Le regole, sempre le stesse:

I racconti (inediti) devono essere inviati a: contest@jonaeditore.it

La lunghezza massima (e vivamente consigliata) è di quattromila parole.
Il documento deve essere in qualsiasi formato office (doc, docs, odt).
Il titolo deve essere composto dal vostro nome-cognome e da "la vita segreta delle parole".
Dovete scrivere consenso a pubblicare online lo scritto, in caso di vittoria.
Precisiamo che con "inedito" si intende non pubblicato né su cartaceo, né online.
Scadenza 31 gennaio 2018.
Chiediamo, inoltre, ai partecipanti, di iscriversi al sito, alla nostra newsletter e a mettere un like alla pagina facebook. Sarà più semplice comunicare e potrete seguire ogni nostra iniziativa.
Cosa si vince?

I due o più vincitori (se i racconti inviati saranno meno di cinquanta decreteremo solo un vincitore) avranno pubblicazione in www.jonaeditore.it

 Entro marzo 2018  i migliori tra i vincitori avranno un contratto editoriale e saranno pubblicati in cartaceo e in epub.

Link a Prospettive, l'ebook della prima antologia.

Oggi nasce una nuova sezione del sito: Il gioco.

Un paio di mesi fa scrivemmo di questo progetto.

In realtà, oltre a essersi sviluppato, si sta espandendo.

Nato come esperimento di scrittura schizofrenica, sta volgendo a termine la prima fase.

I dieci autori superstiti alle eliminazioni si affronteranno nelle prossime settimane e il 15 gennaio avremo il vincitore assoluto.

Molti di essi parteciperanno in pieno al primo romanzo di scrittura schizofrenica legata a “Il gioco”.

Nasceranno degli spin off. Alcuni personaggi avranno vita propria (magari insieme ad altri dello stesso gruppo) e continueranno a darci la loro prospettiva e a farci vivere le loro storie.

Molte altre iniziative ci saranno, a partire dal 15 gennaio.

Per adesso, nella nuova sezione pubblichiamo alcuni dei loro scritti.

Abbiamo incontrato Giovanna Preve, autrice di Tra il rumore e il silenzio.

 

Giovanna, puoi parlarci di te oltre alla poesia e alla pittura? Cosa fai nella vita?

La mia vita è divisa tra l’arte e la famiglia, tra Torino, dove lavoro ed Azeglio, in provincia di Torino, dove vivo insieme a mio marito e mia figlia di 5 anni, Maria Sole, in una bellissima casa a pochi metri dai campi e dai boschi di pioppi. Oltre all’arte ci sono i miei affetti e niente di più. Infatti sono sempre in viaggio se non lavoro e non sto con loro. Oltre alla poesia e alla pittura faccio parte di un gruppo di ricerca sulla cultura visiva attraverso la fotografia analogica che si chiama Specchio Patibolare. Ho dedicato molto tempo anche a questo progetto. Comunque no, non ho altri interessi nella vita: l’arte è il mio lavoro e il mio hobby insieme. Mi piacerebbe viaggiare di più, questo sì e non solo come pendolare.

Quando hai iniziato a scrivere?

Sassi accesi, è la mia prima, l’ho scritta nell’estate del 2007. Mai, prima di quel momento, avevo pensato di scrivere una poesia. Invece è stata una forza trascendentale più forte di tutto. Della grandissima fragilità di quel momento, della tristezza e della mia ignoranza. Avevo bisogno di descrivere un’esperienza che avevo vissuto ed esprimere i sentimenti che non riuscivo a voce a comunicare. A differenza delle altre poesie che ho scritto per lo più “di getto” questa l’ho costruita con metodo, ripensandone la struttura, riscrivendola più volte su uno dei miei quaderni da cui non mi separo mai. Nonostante la confusione in cui ero, sono riuscita a costruirla.

Sempre poesia o anche narrativa?

Dopo la prima poesia sono passati anni prima che ne scrivessi altre. Ma nel 2009 ho lasciato il dottorato in architettura e ho lavorato come cameriera per scrivere la mia autobiografia dal titolo Giovanna è stata la migliore, tratto dalla canzone Niente da capire di Francesco De Gregori.
De Gregori per me è una fonte importante: da sempre amo le sue canzoni, mi sono entrate dentro al punto che penso mi abbiano modificato geneticamente. Il racconto è incentrato sulla mia vita, che è stata molto difficile e sul mio amore per De Gregori che ha complicato il tutto. Non me lo hanno mai pubblicato però, né De Gregori l’ho mai conosciuto nonostante io abbia realizzato altri progetti che lo riguardano.

Oltre alle poesie, dipingi. Ci spieghi la differenza? Alcune sensazioni ti spingono a scrivere, altre a dipingere?

Dicono che la mia pittura sia espressionista. I miei lavori ricordano Kokoschka, Schiele, Kirchner. Quando dipingo, come quando scrivo, programmo poco, sono molto emotiva e trasferisco sul quadro le sensazioni che emorgono sul momento in una sorta di catarsi. Come quando compongo una poesia, quando dipingo, entro in uno stato di trance in cui lascio che il pensiero inconscio si manifesti. Impulso a cui cerco di dare una forma o con il colori o nel caso delle poesie con le parole che conosco che “arrivano” senza che io le riesca a controllare. Ho bisogno di scrivere una poesia, difficilmente lo decido a tavolino: in dieci anni ho scritto quasi lo stesso numero di poesie che in un mese particolarmente “felice”.
Per la pittura è leggermente diverso perché ormai lo faccio con metodo. Infatti, per quanto l’espressività sia il carattere dominante del mio lavoro, cerco di applicarmi con assiduità per migliorare la tecnica. Mi sono iscritta all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 2014 proprio per acquisire degli strumenti attraverso cui plasmare l’impulso creativo e non escludo che in futuro non decida di iscrivermi alla Facoltà di Lettere.
Mi spinge a scrivere lo stesso bisogno che mi porta a dipingere e cioè vedere “fuori” quello che c’è dentro e non si conosce.

Com'è "il tempo della poesia" e come "il tempo dei dipinti"? Dovessi spiegarci com'è quel tempo, come lo vivi, se sei isolata e felice o al centro di tutto, oppure, ancora, connessa solo a te stessa: di cosa è fatto il tempo della poesia e come quello della pittura?

 “Il tempo della poesie” è un temporale che mi coglie sempre di sorpresa e che amo vivere in totale solitudine. Dipingere ultimamente è diventato un momento di socializzazione. Infatti in Cavallerizza Reale, in via Verdi a Torino, dove ho un laboratorio di pittura, faccio ritratti a coloro che frequentano questa realtà fortemente intrisa di energie a cui è impossibile sottrarsi. In Cavallerizza Irreale non posso isolarmi come sarei portata a fare di natura. Mi faccio contaminare dall’esperienza degli altri artisti ma anche cittadini che quando vengono da me a farsi ritrarre entrano nel dipinto attraverso un processo di conoscenza che anche se si consuma in un’oretta circa di posa, raggiunge, almeno da parte mia, momenti di grande intensità. E allora uno sguardo diventa importante, un dettaglio che mi parla dell’altro e che salvo all’interno del ritratto.
Tanto per la poesia che per i dipinti vivo il momento della creazione con immensa gratitudine nei confronti dell’arte, che quando arriva mi rende quello che la vita mi ha tolto ogni volta che ho sofferto, che quando c’è mi regala una felicità incommensurabile, non paragonabile agli sforzi e ai sacrifici che ho dovuto fare per arrivare almeno ad intravederla.

Una poesia che ami più delle altre nel tuo nuovo libro e perché.

Non c’è una poesia in particolare, ognuna ha un ricordo importante a cui sono legata.
La prima parte del libro è composta principalmente da poesie “d’amore” che ho dedicato a Francesco De Gregori. Le ho scritte in circa un mese, a novembre di quest’anno. Ero molto ispirata e le ho scritte come se davvero io avessi una relazione con questo artista nonostante io neanche gli abbia mai rivolto la parola. Trovo che questo sia una cosa molto particolare e mi affascina la potenza che la musica esercita su di me. Ho scritto anche una poesia mentre ascoltavo Chopin. Questa racconta benissimo il mio amore per la musica. Chopin, come De Gregori li canto come fossero presenti e vicini. È il potere della musica che prende in ostaggio la mia razionalità e mi trascina in una realtà parallela dove tutto diventa possibile. È una questione neuronale, quasi patologica.

Dipinti: hai in mente mostre? Hai molti lavori?

Ho molti lavori, sì. Lavoro tanto. Non ho in programma mostre imminenti ma mi spendo costantemente per trovare nuove possibilità di esporre. Quest’estate ho preparato 10 grandi tele che illustrano altrettante canzoni sempre di De Gregori. Mi piacerebbe fare una mostra con questi lavori perchè sarebbe un risultato importante dopo più un decennio di ricerca che comunque dubito si sia esaurita ancora.

Poesie: prevedi altri libri?

Come ho già detto, le poesie arrivano come la pioggia. Non posso programmarle. Sono fiduciosa di provare ancora l’ebrezza di comporre ma non ne sono sicura.
Anche se mi spaventa solo l’idea, sono certa che Giovanna è stata la migliore non potrà restare per sempre in un cassetto. Quindi chissà, forse lo riprenderò in mano.
La pubblicazione di Tra il rumore e il silenzio è già un regalo immenso che Jona Editore mi ha fatto e che non osavo neanche sperare. Mostre, altre pubblicazioni, etc. sarebbero importanti ma già così mi sento molto fortunata. Sento che gli sforzi che faccio quotidianamente siano ripagati dalla gioia infinita che mi dà vivere per l’arte.

 

Nei prossimi giorni pubblicheremo un'intervista alla poetessa.

Link all'ebook.


"Di cosa parliamo quando parliamo d'amore"
, titolo che arriva direttamente dal genio di Carver
Come sempre potete ispirarvi all'opera originaleoriginale e prendere qualsiasi direzione troviate inerente.

Le regole, sempre le stesse:

I racconti (inediti) devono essere inviati a: contest@jonaeditore.it

La lunghezza massima (e vivamente consigliata) è di quattromila parole.
Il documento deve essere in qualsiasi formato office (doc, docs, odt).
Il titolo deve essere composto dal vostro nome-cognome e da "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore".
Dovete scrivere consenso a pubblicare online lo scritto, in caso di vittoria.
Precisiamo che con "inedito" si intende non pubblicato né su cartaceo, né online.
Scadenza 31 dicembre 2017.
Chiediamo, inoltre, ai partecipanti, di iscriversi al sito e a mettere un like alla pagina facebook. Sarà più semplice comunicare e potrete seguire ogni nostra iniziativa.
Cosa si vince?

I due o più vincitori (se i racconti inviati saranno meno di cinquanta decreteremo solo un vincitore) avranno pubblicazione in www.jonaeditore.it

 Entro marzo 2018  i migliori tra i vincitori avranno un contratto editoriale e saranno pubblicati in cartaceo e in epub.

Link a Prospettive, l'ebook della prima antologia.

Da oggi è possibile iscriversi ai nostri corsi.

Questi i link (che trovate anche nel menu in alto e in quello a sinistra):

Descrizione dei corsi
Racconto
Punteggiatura
Struttura
Scrittura schizofrenica

Ma, visto di cosa trattano e capita la linea di pensiero che li unisce, come funzionano?

Dopo che effettuerete l’iscrizione, facendo il log-in, sulla destra della home page vedrete il vostro “menu utente”.

All’interno di esso troverete: “materiali”. In questa sezione ci sarà il link per partecipare alla lezione e, successivamente il video della lezione stessa e tutto il materiale che distribuiremo agli studenti.

Come partecipare alla lezione?

Il link vi porterà su youtube, in diretta streaming. A questo punto (se avete una webcam e se volete apparire) sarete “in classe” e potrete conoscere e interagire con il docente e partecipare alla lezione. Se non avete una webcam o semplicemente non amate mostravi, nessun problema, sarete in classe, vedrete tutto, gli altri potranno sentirvi. Se non volete neanche partecipare attivamente o doveste saltare una lezione, avete una alternativa: nella vostra area utente guarderete il video della lezione tutte le volte che vorrete.

In che orario saranno tenuti i corsi?

Al raggiungimento di almeno dieci iscritti si potrà iniziare.
Vi manderemo una mail per comunicarvi il giorno e l’orario della prima lezione. A seguire la cadenza sarà settimanale.
L’orario dovrà essere necessariamente comodo per tutti, lavoratori compresi, quindi l'inizio sarà tra le18 e le 20.
Ci sarà una lezione zero del corso, della durata di una mezz’ora, in cui vi presenterete e il docente vi spiegherà sia l’iter del corso, sia le procedure (qui descritte) per frequentare. In questo modo saremo tutti pronti per iniziare il percorso.

Per la sezione “racconto” gli studenti potranno partecipare, insieme al loro docente, alla scrittura di una antologia comprendente i loro racconti e avranno pubblicazione e contratto di editoria (ebook).

Per le altre specifiche vi rimandiamo ai link qui sopra pubblicati.
Per ulteriori informazioni potete scriverci a: corsi@jonaeditore.it o mandarci un messaggio nella nostra pagina facebook.

"Ti fa stare bene", titolo che arriva direttamente da una canzone di Capareza
Come sempre potete ispirarvi all'opera originaleoriginale e prendere qualsiasi direzione troviate inerente.

Le regole, sempre le stesse:

I racconti (inediti) devono essere inviati a: contest@jonaeditore.it

La lunghezza massima (e vivamente consigliata) è di quattromila parole.
Il documento deve essere in qualsiasi formato office (doc, docs, odt).
Il titolo deve essere composto dal vostro nome-cognome e da "Ti fa stare bene".
Dovete scrivere consenso a pubblicare online lo scritto, in caso di vittoria.
Precisiamo che con "inedito" si intende non pubblicato né su cartaceo, né online.
Scadenza 30 novembre 2017.
Chiediamo, inoltre, ai partecipanti, di iscriversi al sito e a mettere un like alla pagina facebook. Sarà più semplice comunicare e potrete seguire ogni nostra iniziativa.
Cosa si vince?

I due o più vincitori (se i racconti inviati saranno meno di cinquanta decreteremo solo un vincitore) avranno pubblicazione in www.jonaeditore.it

 Entro fine  dicembre 2017 i migliori tra i vincitori avranno un contratto editoriale e saranno pubblicati in cartaceo e in epub.

Link a Prospettive, l'ebook della prima antologia.

 

A pochi giorni dall'uscita di Che lo svapo sia con voi (2) intervistiamo l'autore (Matteo Gallegati - Il santone dello svapo) ed il curatore, Renzo Semprini Cesari

 

-         Ci puoi descrivere, in poche parole, “Che lo svapo sia con voi (2)?

MG È semplicemente il riassunto di come riuscir a rigenerare qualsiasi cosa tenendo conto delle regole fondamentali della rigenerazione.

RSC Con questo volume, il Santone dello svapo ha completato il suo ampio percorso per introdurre al mondo dello svapo e mostrarne gli aspetti basilari. Parla principalmente di rigenerazione, e lo fa suggerendo dei principi di massima, per poi scendere nel dettaglio degli attrezzi, delle resistenze, dei fili e dei liquidi. È una sorta di vademecum per il neofita - al quale è rivolto il libro in prima battuta - con assiomi e anche qualche risposta alle domande più frequenti, ma allo stesso tempo è un promemoria per il vaper più esperto, perché parla anche di obbiettivi (sia personali, sia dello svapo in generale), di rispetto del lavoro dei modder e di qualità.

-          Che differenze ci sono rispetto al primo volume?

MG Questo è puramente tecnico, il primo volume mi raccontava molto di più.

RSC Nel primo volume si può vedere di più Matteo Gallegati, e lo svapo è quasi il pretesto per conoscere qualcosa della sua vita e del suo modo di pensare. Non è un’auto celebrazione, ma il mostrarsi da parte di un uomo che - volente o nolente, haters o lovers - è un personaggio con followers in ogni social, che parla di svapo in maniera euristica e che dello svapo ha seguito e fatto la storia. Dal punto di vista tecnico, il secondo volume è la chiusura del cerchio.

-         Completati i due volumi e in attesa del libro che li raggrupperà, in uscita a dicembre, pensi che adesso sia un saggio completo o ci sono altri argomenti da trattare?

MG Penso che siamo arrivati a buon punto e che possa essere molto utile per i neo vapers. Ovvio si puo sempre dire di più su questo argomento, ma volevo ottenere un libro che non fosse troppo complicato e adatto a tutti i tipi di utenti, nello svapo se si vuol scendere nel tecnico si potrebbero scrivere volumi interi. Magari con il tempo approfondiremo. Ma io in primo luogo sono uno youtuber quindi la fonte più grande di informazioni rimane sempre il mio canale.

RSC Penso che il saggio sia completo, senza dimenticare, come ho già detto, che è rivolto prima di tutto ai neofiti, a chi si sta affacciando, o si vuole affacciare, al mondo dello svapo. Questo non vuol dire che non sia interessante anche per i vaper più esperti, perché il libro nel suo insieme, oltre a far conoscere più da vicino Matteo Gallegati e il suo pensiero, è un ottimo strumento di confronto. È chiaro che a livello di saggio non scende nei dettagli più complessi, nelle sfumature da nerd, non affronta tutte le casistiche speciali, ma se non lo fa è anche perché l’idea di fondo del Santone dello svapo, e più volte lo ribadisce, è che per svapare bene, ma nella vita in genere, bisogna essere svegli, osservare, provare, sbagliare e provare ancora. Quindi non esisteranno mai manuali o saggi che diffondono la verità assoluta, perché la verità assoluta non esiste.

-          Com’è stato lavorare con RSC, MG?

MG Mi sono trovato molto bene, l’editoria ha tempi molto serrati ma devo dire che è stata un’ottima esperienza.

RSC Piacevole, facile, curioso, costruttivo. Mi ha fatto conoscere un mondo a me ignoto, e una persona vera.

-           Progetti lavorativi? Hai altre iniziative editoriali?

MG Per ora non ho altri progetti oltre al cartaceo, ma per il futuro non si sa mai, tempo permettendo ovviamente.

RSC Al momento sono impegnato nella promozione del mio primo romanzo, Zeppole e Nuvole, uscito in formato ebook da diversi mesi, e in formato cartaceo a fine settembre. Ci tengo molto, è una dedica a Napoli e alla commedia all’italiana. Per fine dell’anno, poi, forse Natale, c’è in cantiere una grossa sorpresa, il sequel di Pinocchio, con illustrazioni dell’amico pittore Gianni Caselli. Ovviamente parliamo di pubblicazioni Jona Editore.

-           Se dovessi individuare quello che ancora ti manca, nella tua attività creativa, solo una cosa, cosa diresti?

MG Beh devo specializzarmi tecnicamente in produzioni audio-video. Voglio imparare sempre più cose per dare contenuti sempre migliori.

RSC La gloria imperitura. Scherzo (non del tutto). Non c’è una sola cosa, non ci può essere, almeno per me. L’attività creativa non ha mai fine, per cui non riesco a pensare a una sola cosa che mi manchi, se non il vivere di questo mestiere.

-          Se, invece, dovessi individuare un traguardo, in tal senso, che hai raggiunto e di cui sei fiero, quale diresti?

MG Beh sono fiero dei miei 200 mila iscritti e di tutta la community che sto creando attorno a questo settore, e vi prometto che farò di tutto per migliorare sempre.

RSC Il matrimonio con Jona Editore.

-          La cosa più importante che intendi realizzare nel 2018?

MG Creare un’attività stabile e produttiva che possa far lavorare per me altre persone in modo da dare sempre un prodotto migliore ai miei followers, ampliare format e fare video sempre migliori e di qualità maggiore!

RSC Sopravvivere. Poi, in seconda battuta, vendere un milione di copie.

-         Un aggettivo, solo uno, per il tuo compagno di scrittura?

MG CROCCANTISSIMO!

RSC “Croccante” sarebbe scontato, allora dico “genuino”.


Link al Libro
Ricordiamo che inserendo il coupon "santone" potete acquistare i due volumi de Che lo svapo sia con voi al prezzo scontato di 15 euro.

Ed ecco il secondo, attesissimo, volume de Che lo svapo sia con voi, de Il Santone Dello Svapo. In questo volume Matteo ci spiega tutte le tecniche per rigenerare, arrivando, così, al massimo dell'aroma e del gusto possibile.
Da leggere, ovviamente, dopo il primo volume, per avere una buona base di apprendimento.

Abbiamo creato un coupon "santone" (dovete inserirlo, senza virgolette, nel carrello) che vi permetterà di prendere entrambi i volumi con 5 euro di sconto e, in più, per chi acquista i due volumi o anche solo il secondo, avrà altri 5 euro di sconto per il cartaceo, in uscita a dicembre.
(Curatore: Renzo Semprini Cesari)

Settimana prossima intervista doppia a Matteo Gallegati e Renzo Semprini Cesari.

Link all'ebook

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