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Ci sono tanti modi di vivere, tante scelte che si possono fare o subire e, conseguentemente, si può stare da una parte o dall'altra. 
Questa è la storia di una storia che si è inventato Paolo Barbon. Storia che nasce qualche anno fa.
Animalista da sempre, ha deciso che poteva fare qualcosa in più. Oltre ad amare gli animali, Paolo va in bicicletta. E non è uno di quelli che fanno una gara di qualche o molti chilometri, non compra l'ultimo biga di moda da sfoggiare al bar e non si allena per battere un record.
Paolo, dal 2013, ogni due anni fa duemilasettecento chilometri in qualche giorno, partendo da Torino e arrivando a Madrid. Partendo dall'Italia, passando per la Francia e arrivando in Spagna. E lo fa per un unico motivo: combattere e protestare contro la tauromachia e contro le perreras, i canili lager spagnoli. Combattere contro chi uccide i tori (e i cavalli) per divertimento, per sentirsi forti, per dimenticarsi che la forza è altra cosa. E così Paolo, da molti anni, ha deciso da che parte stare. Sta dalla parte di chi lotta per i diritti di tutte le specie. Sta dalla parte degli animali.

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