Il primo prodotto che andiamo a mostrarvi è il Justfog compact kit q14.

Questo dispositivo è composto da una batteria a forma di scatoletta in cui si inserisce un atomizzatore (con resistenza in nichelcromo e cotone organico) a tank. All’interno del tank c’è una testina precostruita (che, come vedremo nelle prossime settimane, si contrappone al sistema “rigenerabile”) da 1,6 ohm (per adesso non è importante conoscere a fondo gli ohm, lo sarà per poter utilizzare - bene e in sicurezza - sistemi più complessi, e, per questo, dedicheremo un articolo per spiegarne bene).
La batteria è di 900 mah e la si ricarica tramite cavetto usb, nel tank possiamo mettere fino a 1,8 millilitri di liquido, il peso è di 70 grammi.
La batteria dispone di una luce led, sul tasto di attivazione, che indica il livello di carica.

Bianco: 100%
Blu: inferiore a 75%
Verde: inferiore al 50%
Rosso: inferiore al 25% (ricaricare il dispositivo)

Nella confezione troviamo la nostra sigaretta elettronica e una testina. Per montare la testina dobbiamo prima svitare l’atomizzatore dalla box e poi svitare l’atomizzatore stesso. Una volta inserita la testina, dovrete inserire il liquido posizionando il beccuccio della confezione ai lati del tank.
Il tutto è davvero molto semplice.

Il circuito che la equipaggia dà le seguenti protezioni:

- Protezione da cortocircuito
- Protezione anti surriscaldamento
- Protezione di scarica
- Protezione da sovraccarico
- Protezione di tensione di sovraccarico

Abbiamo provato questo dispositivo per una settimana (con liquido Vapor Art British Tobacco) e siamo rimasti colpiti favorevolmente. E’ il classico kit che non necessita di alcuna conoscenza, non ha nessuna funzione complessa che dobbiamo imparare. Il colpo in gola (hit) che abbiamo definito a inizio articolo è perfetto, sembra di fumare una sigaretta. L’aroma che dà, per essere un apparato entry level, è eccellente e il vapore che fa è anch’esso equiparabile a quello di una “bionda”. Il tipo di tiro è “di bocca”, quindi lo stesso delle sigarette.
Inoltre è possibile regolare l’afflusso dell’aria tramite una piccola ghiera (in pratica sull’atomizzatore c’è una rondellina che in una posizione lascia completamente scoperta una fessura lasciando passare il massimo dell’aria possibile. Girandola si va a chiudere completamente la fessura. Potete provare a svapare con tutte le possibilità che questa apertura di aria la ghiera vi offre per capire quella che più vi piace. Noi abbiamo lasciato tutto aperto. In futuro vedremo apparati con una regolazione dell’aria molto più complessa.)

L’autonomia del tank permette di fare un paio di ricariche. Se svapate molto non sono sufficienti per tutta una giornata, quindi due possibilità, o ricaricate la batteria o, se non vi è possibile farlo fuori casa, acquistate un altro kit da portarsi dietro. Pesa pochissimo e “scompare nella mano” per quanto è piccola.
Per accendere il dispositivo cinque click sul tasto fire, quello che vi servirà per azionarlo quando svapate. Stessa procedura per spegnerlo.
Pregi e difetti: se non vogliamo un sistema che ci accompagni nel nostro percorso, ma, al contrario, qualcosa di semplice, questa Justfog è quasi perfetta. Ci dà quello che ci serve per smettere di fumare. La qualità costruttiva, considerando il prezzo, è elevata. Un limite che può avere è che essendo parecchio piccola (massima portabilità), il suo tank non contiene molto liquido. Ma costa meno di trenta euro: comprarla, usarla per smettere di fumare e, in futuro, affiancarle un altro prodotto, è sicuramente una idea vincente. La potete trovare qui.
Questo kit q14 ci ha mostrato una tipologia di atomizzatore a testine prefabbricate. Ne vedremo altri che differiranno in centimetri, in posizionamento di ricarica, ma perlopiù il sistema sarà molto simile. Un Tank, una testina e, all’interno di essa, un atomizzatore. Inseriamo la testina nel tank, carichiamo il liquido, i cinque click per accendere e siamo pronti a svapare. Altri sistemi possono dare maggiori soddisfazioni, ma, di contro, vedremo che sono molto più complessi. Questa tipologia, per iniziare, è perfetta.

Come avevamo scritto nella introduzione, per non aver voglia di tornare alle sigarette dobbiamo assumere, inizialmente, una giusta quantità di nicotina. E’ inutile pensare di usarne poca o, ancor peggio, di farne a meno: in questa maniera non avremo nessun “hit” e la voglia di correre dal tabaccaio sarà altissima. Come vedremo nei prossimi articoli i danni derivanti dal fumare tabacco sono principalmente dovuti dalla combustione. Poi dal catrame e da tutti gli additivi che inseriscono nel tabacco e solo infine dalla nicotina.
Se fumavate sigaretti forti, prendete dei liquidi a percentuale minima 9 e massima 18. Se, invece fumavate sigarette leggere, sarà sufficiente partire da nicotina 6/9. Poco alla volta potrete diminuire senza più alcun rischio di tornare alle bionde.

Quindi, cosa abbiamo imparato guardando il funzionamento di questa Justfog?

Hit: colpo in gola, la sensazione comparabile alla soddisfazione che ci dà la nicotina contenuta in una sigaretta.
Aroma: il gusto dato dal sapore del liquido.
Tiro di bocca: Il passaggio del vapore dalla sigaretta elettronica alla bocca e, poi, dalla bocca ai polmoni; lo stesso sistema che adottavamo, inconsapevolmente, con le sigarette.
Tiro di polmone: Il passaggio diretto da sigaretta elettronica a polmone; esattamente come facciamo per respirare.
Ohm: per adesso limitiamoci a sapere che è l’unità di misura della resistenza che abbiamo all’interno della nostra testina. Più il numero è alto, meno watt useremo per svapare. Più è basso e più potremo usare wattaggi elevati.
Regolazione dell’aria: possibilità di avere un tirò più o meno arioso. (solitamente nel tiri a bocca è chiuso o medio, mentre in quelli a polmone - come vedremo - è aperto o molto aperto).