Visualizza articoli per tag: b12, dieta vegan, integratori

Quando diventiamo vegani, scegliamo - in parole molto povere - di non mangiare né animali né i loro derivati (latte, uova, miele). Ciò che non scegliamo, invece - e penso sia questa la parte più difficile - è di entrare nell’occhio di un ciclone senza fine, in cui veniamo tartassati di domande, commenti e risatine più o meno gradite.
Fra tutte le domande, una delle più frequenti è: “e la B12?”
E anche se la stessa persona che si sta interessando alle nostre carenze nutrizionali è in sovrappeso, ha problemi di ipertensione, colesterolo, acidità di stomaco o, più semplicemente, è più ignorante di un capra in medicina e nutrizione e non ha minimamente idea di cosa sia la vitamina in questione, quando diventi vegan, questa persona non potrà non chiedertelo, una forza irrefrenabile la costringerà a dirtelo: “ma tu come fai a sopravvivere senza B12”?
Ecco, questo articolo nasce dalla necessità di fare chiarezza su un argomento tanto dibattuto quanto sconosciuto, dando delle linee guida semplici e rispondendo ad alcune delle domande più ricorrenti, il tutto in maniera scientificamente provata e affidabile grazie all’aiuto della dottoressa Elena Venco, con la quale, giorni fa, ho fatto una lunga chiacchierata al riguardo.

La vitamina B12 viene anche chiamata “cobalamina” per la presenza, nella sua molecola, di un atomo di cobalto.
Ne esistono diverse forme, ma alcune non sono utilizzabili dal nostro organismo e risultano quindi inutili.
La vitamina B12 è prodotta dai batteri presenti nell’acqua e nel terreno e viene assunta dagli animali attraverso i vegetali “contaminati” da essa. La crescente industrializzazione però, con mangimi trasformati e sottoposti a indispensabili operazioni di igienizzazione, ha reso necessaria l’integrazione di B12 anche per gli stessi animali da allevamento. Le persone onnivore la assumono quindi indirettamente dalle loro carni. E i vegani invece?

Se alla teoria generale ci arriviamo tutti (o quasi), l’argomento si fa più ostico quando si sceglie di adottare un regime alimentare diverso dalla norma. In questo caso, infatti, i dubbi inizieranno a nascere come funghi e, cercando informazioni in rete, si finirà per incappare in una miriade di pareri diversi, se non addirittura contrastanti. Per questi motivi ho cercato di vederci più chiaro e ho pensato di esporre i miei dubbi direttamente ad Elena che, in questa intervista, ci farà da torcia.

Pubblicato in articoli
Etichettato sotto