Sigarette elettroniche - prima parte

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Nel primo articolo abbiamo scritto del perché della sigaretta elettronica e abbiamo spiegato il metodo che usiamo e useremo per far conoscere questo sistema.
Adesso siamo pronti per partire. Gli argomenti saranno quasi sempre sviluppati in due articoli. Il primo obiettivo è accompagnare il lettore all’acquisto del suo primo sistema di svapo.
Nella prima parte, con questo articolo, spiegheremo quello che c’è da sapere sulle differenze di modelli di sigaretta elettronica e del “tipo di tiro”. Nel secondo spiegheremo il funzionamento di due sistemi, il Justfog Compact Kit C14 e il Joyetech Evic aio e di un atomizzatore, l’aspire nautilus.
Ma, prima di capire cosa sono i vari componenti che compongono una sigaretta elettronica, parliamo di modo di svapare, e cioè del “tipo di tiro”.
Ce ne sono due, il primo è detto “di guancia”, il secondo “di polmone”. Solitamente, con le sigarette, chi fuma fa un movimento meccanico e ripetuto, anche senza rendersene conto. Aspira il fumo, lo mette in bocca e poi lo manda ai polmoni. Non è una azione diretta come quando si respira. Ma, appunto, aspiro-bocca-polmone. Ecco, la stessa cosa si può fare con il vapore, e questo, ovviamente, è il tiro di bocca. Quello di polmone, altrettanto ovviamente, è quello “come quando si respira”: il vapore non si ferma in bocca ma passa dalle labbra ai polmoni.


Che differenza hanno questi due tipi di tiri? Il primo prevede una quantità di vapore simile al fumo di una sigaretta. Il secondo una quantità decisamente maggiore. Il primo è spinto da wattaggio medio basso (dai nove ai diciotto watt), il secondo da un wattaggio che può arrivare sopra i cento.
Per iniziare abbiamo bisogno di un qualcosa il più vicino possibile alle sigarette. Di un qualcosa che il nostro corpo sia abituato a ricevere per non farci tornare la voglia di tabacco, che ce lo ricordi come tipo, come aroma, come nicotina. Quindi: tiro di bocca.
Poi, una volta che il nostro corpo inizierà a dimenticarsi l’inerzia della sigaretta, allora potremmo decidere. C’è chi rimane fedele al tiro di guancia, c’è chi passa a quello di polmone, c’è chi alterna i due. Ogni sistema, ovviamente, ha pro e contro che analizzeremo.
Ma, per iniziare: tiro di bocca, wattaggio moderato, aroma al tabacco, una buona dose di nicotina. Per avere questo ci basterà un dispositivo semplice.
In seguito vedremo che ci sono tantissimi tipi di dispositivi, ma, all’inizio è meglio conoscere quello che ci serve, che sia il più sicuro possibile e che ci dia una restituzione in vapore che soddisfi la nostra voglia di correre da un tabaccaio.
I dispositivi che analizzeremo hanno, quindi, questi componenti:
Una box: una scatoletta in cui dentro c’è una batteria. Batteria che può essere fissa o intercambiabile.
La batteria di cui sopra.
Un atomizzatore: l’atomizzatore è quella componente che prende l’elettricità dalla batteria, scalda il liquido e “fa vapore”.
Un circuito: il circuito è la componente che ci serve per regolare l’elettricità data dalla batteria, dandoci la possibilità di avere più o meno watt e, soprattutto, restare sempre in sicurezza.
Un tank: il tank è il contenitore del liquido dentro cui risiede l’atomizzatore.
Questi queste componenti possono essere scelti indipendentemente (uno di una marca, l’altro di un’altra) o possono essere “all in one”, dei dispostivi, insomma, che nascono completi di tutto.
I sistemi che venerdì analizzeremo insieme sono completamente diversi tra loro.
Il Justfog è quanto di più semplice si possa trovare sul mercato. Dà tutto quello che serve per smettere di fumare, è piccolo, efficace e costa veramente poco. Ci basterà aggiungere il liquido e, per un po’, saremo a posto.
L’evic va anch’esso molto bene per iniziare ma ha molte possibilità in più. Possibilità che probabilmente per il primo mese potremo anche non guardare, ma che, sicuramente soddisferanno la nostra voglia di imparare di più e provare nuove funzioni.
Il terzo, il Nautilus è un atomizzatore. Un modello “storico”, forse il migliore, ancora adesso, per tiro di bocca.
Tutti i prodotti che utilizzeremo sono messi a disposizione da Teknosvapo. Nelle prossime settimane intervisteremo il fondatore di questo negozio che ci racconterà i suoi progetti e ci dirà le sue considerazioni sul futuro del mercato.